CREC - IPPOTERAPIA un sogno divenuto realtà
Felice Gasperini - Vigneti Villafranca
Il CREC, nato a Roma nel 1984 su iniziativa del Lions Club Roma, è un service permanente a disposizione di tutti i soci Lions del Distretto ed aperto a tutti i cittadini. L'associazione, senza fini di lucro, ha lo scopo di contribuire al recupero di disabili fisici e psichici mediante l'utilizzo del cavallo quale ausilio psico-pedagogico alla relazione tra il soggetto e l'ambiente esterno.
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Fin 1984 i Lions del distretto 108 si incontrano nei vigneti Villafranca, alle pendici del Castelli romani,
Naldo Anselmi - Presidente dei Governatori Lions
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Il cavallo, infatti, >viene utilizzato in medicina sino dall'antichità, infatti già nel II secolo a.C. l'equitazione veniva consigliata per risolvere problemi d'insonnia, come cura dell'epilessia e come trattamento riabilitativo in diversi casi di paralisi. L'ippoterapia, in sostanza, >è un complesso di tecniche rieducative che permette di superare danni sensoriali, cognitivi e comportamentali attraverso un'attività ludico-sportiva che si svolge a cavallo.
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La riabilitazione equestre – Ippoterapia - è indicata nel trattamento delle più disparate patologie: dalle paralisi cerebrali infantili a quelle centrali o periferiche conseguenti ad encefalopatie, poliomelite o ictus, dalle lesioni midollari conseguenti a traumi alla spina bifida, dalla schizofrenia, all'autismo, alle psicosi infantili, a vari disturbi sia del comportamento che dell'equilibrio. >Una terapia la cui utilità è stata ben compresa dai Lions che dal dicembre del 1984, su istanza del socio Angelo Russo, hanno dato il via ad un service, al quale aderiscono tutti i club del distretto, il cui obbiettivo era una raccolta fondi per la realizzazione della struttura ed oggi, invece, per consentire comunque il proseguimento di questa esperienza di grande rilievo sociale.
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Il CREC è un progetto al quale abbiamo creduto subito e che portiamo avanti da quasi trent’anni.
Alberto Vinci - Vice Presidente CREC - Ippoterapia
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>“Non tutti sanno che esiste uno scenario di cura efficace quanto singolare: il maneggio. I protagonisti sono paziente, cavallo e terapista, in continua interazione, stiamo parlando della Terapia con il cavallo, un metodo riabilitativo globale che, grazie al rapporto che si instaura tra paziente ed animale, determina un miglioramento della sua autonomia psico-fisica. Infatti, la particolare andatura del cavallo – spiega Alberto Vinci, v.presidente CREC Ippoterapia - oltre a rinforzare e a migliorare la tonicità della muscolatura, rievoca la “cadenza umana”, con grande beneficio per chi non è in grado di camminare. La posizione assunta dal cavaliere in sella migliora l'allineamento capo-tronco-bacino e l'equilibrio, mentre nei soggetti spastici stimola il rilassamento degli arti. Oltre a favorire la scioltezza e la coordinazione dei movimenti, condurre il cavallo costringe il disabile a migliorare i tempi di attenzione e di reazione. L'essere a contatto con un animale, - continua Vinci - >per sua natura imprevedibile e che reagisce soprattutto ai segnali inconsci di chi lo sta guidando, stimola un serie di attività intellettive come concentrazione, memoria, stabilità emotiva, tranquillità e fermezza di carattere; ed è proprio attraverso la scoperta e lo sviluppo di tali doti che il portatore di h