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Acilia, non si fermano all'alt dei Carabinieri e tentano la fuga che finisce contro un auto parcheggiata, tre arresti

I Carabinieri sono intervenuti, a seguito di segnalazione giunta al numero di emergenza 112, per un veicolo sospetto che ostruiva la chiusura di un cancello carraio ad Acilia.I militari hanno intercettato l’auto che si dava alla fuga finendo contro un auto in sosta. I tre occupanti erano fermati

printDi :: 06 giugno 2025 10:54
Carabinieri l'equipaggio intervenuto ad Acilia

Carabinieri l'equipaggio intervenuto ad Acilia

(AGR) I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ostia hanno arrestato 3 uomini, tra i 21 e i 25 anni, tutti residenti ad Aprilia, nati in Italia ma di famiglie di origine balcanica, gravemente indiziati del reato di resistenza a pubblico ufficiale, uno di loro anche della violazione dell'obbligo di dimora di soggiorno nel comune di Aprilia.

In particolare i Carabinieri sono intervenuti, a seguito di segnalazione giunta al numero di emergenza 112, per un veicolo sospetto che ostruiva la chiusura di un cancello carraio condominiale in via di Macchia Saponara, zona Acilia.

 
I Carabinieri hanno intercettavano l’auto intestata ad un prestanome, risultato poi dai successivi accertamenti, proprietario di ben 32 veicoli. Dopo aver intimato l’alt, il conducente è fuggito a bordo del mezzo ma dopo un breve inseguimento, si è scontrato contro un’autovettura parcheggiata in strada.

I Carabinieri sono riusciti a bloccare i soggetti, i quali dopo lo scontro, avevano tentato nuovamente la fuga a piedi. Le ricerche in zona dei fuggitivi è terminata positivamente grazie all’ausilio di un’altra pattuglia fatta confluire in zona, che è riuscita a riconoscere l’ultimo dei tre, trovato accovacciato dietro un veicolo, grazie all’identikit fornito poco prima via radio dai primi militari intervenuti.

I fermati, uno incensurato e due con precedenti, uno dei quali destinatario della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora, sono stati perquisiti e trovati in possesso di arnesi atti allo scasso, chiavi alterate ed anche fascette in nylon e un rotolo di nastro adesivo, strumenti potenzialmente utili e idonee immobilizzare le persone, vittime di reati predatori.

D’intesa con la Procura della Repubblica, i tre sono stati arrestati e trattenuti in caserma, in attesa di essere condotti in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. In aula i tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e l’arresto è stato convalidato. L’autorità giudiziaria, alla luce delle esigenze cautelari e tenuto conto dei precedenti di ognuno, ha emesso tre diverse misure, un soggetto è stato condotto in carcere, un altro agli arresti domiciliari e l’ultimo, incensurato, ha ricevuto la misura del divieto di dimora nel comune di Roma.

Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza, con sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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