Anzio, ricattava la ex di diffondere foto intime, in manette 19enne per atti persecutori
I Carabinieri hanno fermato due persone nel contrasto alla violenza di genere. Un uomo di 60anni ha aggredito una coetanea, arrestato i fragranza. Un19enne è stato denunciato da una giovanissima, accompagnata dal padre, che ha raccontato di essere vittima di atti persecutori dal suo ex


Carabinieri la compagnia di Anzio
(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Anzio, con un impegno costante nel contrasto ai reati in materia di Codice Rosso, hanno effettuato due interventi rapidi che hanno portato all'arresto di altrettanti individui gravemente indiziati di reati efferenti alla violenza di genere.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio sono intervenuti a Nettuno a seguito di una segnalazione per una lite tra ex conviventi. Sul posto, i militari hanno identificato una donna italiana di 60 anni che dichiarava di essere stata aggredita da un coetaneo con il quale aveva auto una relazione. Nonostante la vittima, refertata con una prognosi di 30 giorni, non intendesse sporgere querela, ha fornito dettagli cruciali su precedenti condotte violente da parte dell'uomo, già in passato sottoposto a un divieto di avvicinamento nei suoi confronti. Grazie alla prontezza dei Carabinieri, l'uomo è stato arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti e lesioni.
La giovane ha denunciato di essere vittima di atti persecutori da parte del suo ex fidanzato, il quale la minacciava di diffondere foto intime sui social media. A seguito di una perquisizione personale e locale, i militari hanno rinvenuto nel telefono cellulare del giovane le foto della minore, che hanno completato il quadro indiziario.Gli arrestati sono stati entrambi tradotti presso la Casa Circondariale di Velletri.Si precisa che, considerato lo stato del procedimento (indagini preliminari), gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.