Bracciano, sgominata banda dedita allo spaccio ad Anguillara, misure cautelari per 6 persone
A gestire il traffico di stupefacenti un uomo di 38 anni che si avvaleva di collaboratori veniva contattato dagli acquirenti ai quali assegnava uno "spacciatore di fiducia" cui rivolgersi per rifornirsi di sostanza stupefacente. A coadiuvarlo nell’attività anche un operaio del Comune

Carabinieri Bracciano impegnati operazione
(AGR) I Carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip di Civitavecchia a carico di sei persone, gravemente indiziate, a vario titolo, di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, nel comune di Anguillara Sabazia.
Il provvedimento cautelare segue a un’attività di indagine, sviluppatasi a partire dal mese di marzo 2024 e conclusasi a settembre dello stesso anno, mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione che hanno consentito ai Carabinieri della Sezione Operativa di documentare centinaia di episodi di spaccio. In particolare, nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati oltre 160 g di cocaina e circa 100 g di hashish, procedendo, a riscontro delle investigazioni, all’arresto in flagranza di reato di un uomo italiano e segnalando all’Ufficio territoriale del Governo 6 acquirenti.
Tre persone sono state arrestate e poste ai domiciliari con braccialetto elettronico, un uomo sottoposto all’obbligo di dimora, uno al divieto di dimora ed una persona all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Il risultato dell’indagine, frutto della costante attività di controllo del territorio svolta dai Carabinieri della Compagnia di Bracciano, è ulteriore testimonianza dell’attenzione posta dai militari al contrasto dei reati, per garantire la sicurezza dei cittadini di questi territori.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.Quanto sopra, infatti, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
















