Civitavecchia, sgominata banda di truffatori, raggirati anziani per oltre 45 mila euro con telefonate-trappola
La banda operava con una vera e propria centrale operativa con soggetti incaricati di contattare telefonicamente gli anziani e raggirarli con falsi pretesti, utilizzando schede telefoniche intestate fittiziamente a terzi per rendere più difficile l’identificazione. Quattro arresti due ai domiciliari


(AGR) Su delega del procuratore della Repubblica di Napoli si comunica che, nella mattinata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, con il supporto dei comandi territorialmente competenti, hanno eseguito un’ordinanza con la quale si disponeva la custodia cautelare in carcere per due soggetti e la custodia cautelare ai domiciliari per altri due soggetti.
Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea – VII Sezione, al termine di un’attività investigativa che ha fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, ritenuti parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate ai danni di persone anziane.
È emerso che il gruppo criminale operava in modo ben organizzato, con una vera e propria "centrale chiamante", costituita da soggetti incaricati di contattare telefonicamente gli anziani e raggirarli con falsi pretesti, utilizzando schede telefoniche intestate fittiziamente a terzi per rendere più difficile l’identificazione. L’organizzazione poteva inoltre contare su appoggi logistici sparsi sul territorio nazionale, che facilitavano la consumazione dei reati.
Nel corso dell’attività investigativa, i Carabinieri hanno anche arrestato in flagranza di reato quattro soggetti, sorpresi mentre tentavano di mettere a segno ulteriori truffe. In questi casi è stato possibile recuperare e restituire ai legittimi proprietari la refurtiva, composta da denaro e gioielli.
L’indagine ha inoltre portato all’identificazione e al deferimento in stato di libertà di altri sette soggetti, anch’essi coinvolti a vario titolo in truffe ai danni di anziani.
Le indagini sono ancora in corso e si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.