Macerata, presi gli assassini di Rosina, erano figlia e nipote
Il giudice delle indagini preliminari ha ritenuto inoltre coinvolto nell’esecuzione del delitto anche il marito settantanovenne della vittima O.E., nei cui confronti ha ritenuto insussistenti motivi idonei a giustificare l’adozione di misure cautelari
(AGR) Ad una svolta le indagini sull’omicidio di Rosina Carsetti avvenuto la sera della Vigilia di Natale, in una villetta di Montecassiano (MC). A conclusione di un’articolata attivita’ di indagine, diretta dalla Procura della repubblica di Macerata, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Macerata nei confronti di A. O. ed E.S. rispettivamente figlia e nipote della vittima. L’accusa per l’arresto è di concorso in omicidio volontario premeditato pluriaggravato dalla minorata difesa della vittima e per la figlia di aver diretto ed organizzato la cooperazione dei complici nonche’ di maltrattamenti in danno della vittima.
Il giudice ha ritenuto coinvolto nell’esecuzione del delitto anche il marito settantanovenne della vittima O.E., nei cui confronti ha ritenuto insussistenti motivi idonei a giustificare l’adozione di misure cautelari personali.
Il reato in questione - valutato dal gip come provato a livello gravemente indiziario - e’ stato ritenuto aggravato dalla finalita’ di conseguire l’impunita’ rispetto all’omicidio pluriaggravato contestato. Le indagini di natura finanziaria, inoltre, sono state curate dal nucleo di polizia economica finanziara della Guardia di finanza di Macerata.