Roma, 27enne bengalese ucciso in via Colombo: fermato un cittadino marocchino
L’aggressione avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 giugno. Il presunto responsabile è stato rintracciato dai Carabinieri nei pressi della stazione Piramide.
Di E. G.: Redazione AGR Roma :: 01 luglio 2025 21:59
Carabinieri di Roma Eur
(AGR) ROMA – È stato fermato con l’accusa di omicidio e tentata rapina aggravata il cittadino marocchino di 27 anni ritenuto il responsabile della morte di un giovane bengalese, accoltellato nella notte tra il 28 e il 29 giugno in via Cristoforo Colombo, a Roma.
Il dramma si è consumato poco dopo la mezzanotte, quando il 27enne si sarebbe avvicinato, armato di coltello e di una spranga, a un gruppo di connazionali della vittima, chiedendo denaro. Nonostante l’aggressore fosse armato, i cittadini bengalesi avrebbero cercato di respingerlo. A quel punto, l’uomo avrebbe sferrato un colpo mortale al torace del giovane poi deceduto.
Carabinieri di Roma Eur intervenuti sul posto
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Roma Eur, si sono avvalse di testimonianze cruciali e dei filmati delle telecamere di sorveglianza, compresi quelli registrati a bordo dell’autobus Atac linea 714, su cui l’indagato era stato visto salire ancora armato.
La svolta è arrivata ieri pomeriggio, quando i militari sono riusciti a rintracciare il sospetto nei pressi della stazione della metropolitana “Piramide”, in piazzale Ostiense. Condotto in caserma, l’uomo è stato riconosciuto da alcuni testimoni e, alla luce dei gravi elementi raccolti, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
Attualmente si trova detenuto presso il carcere di Regina Coeli, in attesa della convalida del fermo da parte del Tribunale di Roma.
Una tragedia che riaccende l’attenzione sulla sicurezza nelle ore notturne nella Capitale, soprattutto in zone ad alta frequentazione e passaggio come via Cristoforo Colombo. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente la dinamica e le responsabilità dell’accaduto.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
