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Roma, dall'Esquilino al Colle Oppio, stretta della Polizia, 5 persone in manette

Presi cinque spacciatori. La polizia ha accertato che “Sfilavano” involucri di hashish e crack, dai calzini o dalle suole delle scarpe, oppure, ancora, li estraevano da nascondigli ricavati nel verde o tra gli incavi dei muretti, per poi cederli puntualmente,

printDi :: 05 novembre 2025 16:01
Roma, dall'Esquilino al Colle Oppio, stretta della Polizia, 5 persone in manette

(AGR) Ancora una volta, la Questura di Roma è entrata nel polmone verde dell’Esquilino, dalle pendici del Colle Oppio ai giardini di Piazza Vittorio, passando per via Principe Amedeo e via Guglielmo Pepe.

Equipaggi del Commissariato di P.S. Esquilino, sotto la guida del loro dirigente, hanno battuto l’area verde a ridosso del Colosseo, con un’azione di controllo mirata al contrasto al microspaccio, alla verifica delle attività commerciali e all’identificazione dei frequentatori del parco di Colle Oppio, vigilato con pattuglie appiedate e del Reparto a cavallo della Questura.

 
Sono 20 le persone, intercettate all’interno dell’area verde, sottoposte ad approfondimenti sotto il profilo dell’attività di polizia, due delle quali, di origine extracomunitaria, sono state accompagnate presso l’Ufficio immigrazione della Questura. All’esito degli approfondimenti in merito alle rispettive posizioni sul territorio nazionale, un cittadino di nazionalità maliana è stato colpito da provvedimento di espulsione e collocato presso il CPR di Ponte Galeria.

Parallelamente, altre pattuglie si sono calate nelle maglie delle reti di spaccio del quartiere, intercettando 5 pusher ed interrompendo in diretta gli scambi droga-denaro.

“Sfilavano” involucri di hashish e crack, già confezionati per la vendita al dettaglio, dai calzini o dalle suole delle scarpe, oppure, ancora, li estraevano da nascondigli ricavati nel verde o tra gli incavi dei muretti, per poi cederli puntualmente, seguendo lo schema di una “catena di montaggio” all’acquirente di turno pronto a scambiare una banconota con la dose richiesta.

Accomunati dal pedigree criminale, i cinque spacciatori “rodati”, sono risultati tutti privi di una fissa dimora e, in alcuni casi, già gravati da provvedimenti restrittivi come il divieto di dimora nel Comune di Roma o l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

I controlli messi in campo sono stati orientati anche al contrasto alle irregolarità nel settore commerciale. In due dei cinque esercizi ispezionati, gli agenti hanno riscontrato irregolarità fiscali e contestualmente elevato sanzioni amministrative per violazioni connesse alla mancata memorizzazione dei corrispettivi ed al ritardo nella manutenzione del registratore telematico.

Il quartiere dell’Esquilino rimane quindi protagonista nel “focus” delle pianificazioni finalizzate ad innalzare gli standard di sicurezza della Questura, ricalcando la direttrice che si apre sul parco di Colle Oppio, l’area verde a ridosso del Colosseo dove la strategia di prevenzione della Polizia di Stato, condivisa in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, continua senza tregua. Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, per gli indagati vige il principio di presunzione di non colpevolezza fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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