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Roma, finti Carabinieri si fanno consegnare denaro e gioielli da un'anziana, arrestato 21enne

La vittima, in questo caso una donna anziana di 81 anni, sola in casa, è stata attirata nella trappola messa in atto da un finto maresciallo dei Carabinieri che, dall’altro capo del telefono, riferisce che la nipote ha causato un grave incidente stradale

printDi :: 21 maggio 2025 15:15
Carabinieri Trastevere

Carabinieri Trastevere

(AGR) Ancora finti Carabinieri in azione a Roma, ma questa volta sono stati individuati e uno di loro, un 21enne italiano, in trasferta dalla provincia di Napoli, con precedenti, è stato arrestato, d’intesa con la Procura di Roma, dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere ed è gravemente indiziato del reato di estorsione aggravata.

La tecnica messa in atto è ormai collaudata ed efficace. La vittima, in questo caso una donna anziana di 81 anni, sola in casa, è stata attirata nella trappola messa in atto da un finto maresciallo dei Carabinieri che, dall’altro capo del telefono, riferisce che la nipote ha causato un grave incidente stradale e che per evitare l’arresto, deve versare a titolo di risarcimento, qualsiasi tipo di valore presente in casa, in particolare contanti e gioielli, da poter consegnare ad un corriere che sarebbe passato da lì a poco per ritirarli ed evitare così l’arresto della nipote.

 
L’anziana, dopo aver racimolato quanto di valore presente in casa, in questo caso la somma contante di 1300 euro e diversi gioielli, li ha messi in una busta, in attesa dell’arrivo del “corriere”. Poco dopo, presso l’abitazione dell’anziana si è materializzato il giovane che, in costante contatto telefonico con il secondo truffatore, dopo aver suonato alla porta della donna è salito a casa ha preso in consegna il sacchetto con i soldi e i gioielli ed è fuggito.

I Carabinieri nel frattempo, in borghese, a poca distanza dal portone, impegnati in un altro servizio di controllo, hanno notato il giovane al telefono intento a cercare un nome sui citofoni, salire e dopo una manciata i minuti scendere con un sacchetto in mano e sull’altra sempre il cellulare. Una frazione, poco è bastato per capire che qualcosa non tornava. Il 21enne è stato bloccato dai militari prima che riuscisse ad allontanarsi dal luogo e incalzato dalle domande dei militari sui motivi della sua presenza lì e soprattutto a chi appartenessero i gioielli e il denaro, non ha saputo fornire chiare motivazioni. In pochi minuti l’anziana è stata contattata ed è stato così possibile ricostruire l’accaduto. La refurtiva è stata poi riconsegnata all’anziana donna.

Continuano le campagne di informazione dei Carabinieri nelle parrocchie e nei centri di ritrovo per gli anziani, finalizzate a sensibilizzare le potenziali vittime rispetto al dilagante fenomeno delle “truffe agli anziani”.

L’arrestato è stato poi condotto presso il carcere di Regina Coeli, dove il fermo è stato convalidato mentre, il complice che ha condotto la trattativa e la parte del finto Carabiniere non è stato ancora identificato.

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli arrestati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato che è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca Costituzionalmente garantito.

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