Roma-Lido, sit-in sotto la sede del COTRAL ed in Campidoglio, i pendolari vogliono risposte definitive
"Non siamo cittadino romani di serie B e siamo stanchi dei disservizi che da anni riguardano la Roma-Lido. Mercoledì 30 novembre sit-in sotto la sede del Cotral,Venerdì pomeriggio 2 dicembre, dalle 17,30 alle 19,30 a piazza Capelvenere, ad Acilia, sabato 3 dicembre dalle 10 alle 12,30 in Campidoglio
(AGR) Sale la tensione sulla Roma-Lido, dopo i recenti accadimenti dello scorso mercoledì e del blocco del servizio per tutta la giornata il Comitato pendolari vuole portare la protesta in Campidoglio ed alza i toni della contestazione, nel mirino: il Cotral, la regione Lazio ed il Campidoglio, assente, quest'ultimo, dinanzi ad un disservizio che riguarda migliaia di cittadini romani. Oggi ancora ritardi nelle prime ore del mattino. E' stato interpellato Astral Infomobilità che ha confermato il blocco per qualche minuto causa problema elettrico e che il servizio stava riprendendo.
Sul sito del Comitato pendolari, intanto, sono state indicate tre date per la protesta, con relativa motivazione che sono un vero e proprio atto d’accusa: si parte mercoledì 30 novembre con un sit-in sotto la sede del Cotral (appuntamento dalle 10 alle 12 in via Alimena 105), accusato di aver addirittura “negato” quanto accadeva sulla Roma-Lido, affermando la regolarità del servizio fino alle ore 7 (quando già migliaia di persone erano in strada ), il ritardo nella predisposizione delle navette e per non aver fornito una comunicazione adeguata di quanto stava avvenendo.
“Sono anni – si legge sulla nota che annuncia la mobilitazione – che subiamo sulla nostra pelle la sofferenza di un servizio che ci sta rendendo la vita impossibile e che da agosto 2023 subirà anche un aumento di prezzo. Vogliamo dirlo al gestore del servizio (Cotral) che brancola nel buio, alla Regione Lazio che non si è mai accollata una responsabilità dei problemi che riguardano la linea di sua proprietà e al ComunediRoma, spesso assente quando occorreva farsi sentire e che ancora oggi non ci considera cittadini romani, ma di SERIE B….”