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Roma, quattro arrestati per rapina in città, per una donna, disposto il foglio di via obbligatorio

La ragazza era entrata in un'esercizio commerciale e, dopo aver discusso con la titolare, l’aveva aggredita fisicamente prima di prendere il cellulare e scappare. I poliziotti l’hanno trovata nei pressi e fatto squillare il telefono della vittima hanno rinvenuto il cellulare nella sua borsa

printDi :: 25 maggio 2023 14:01
Roma, quattro arrestati per rapina in città, per una donna, disposto il foglio di via obbligatorio

(AGR) Ulteriore stretta della Polizia di Stato nei confronti dei reati predatori che ha portato all’arresto di 5 persone, in  diverse circostanze.

Il primo arrestato, in ordine di tempo, un nigeriano di 42 anni che, con la scusa di cedere il passo a due donne su Ponte Cavour, ha poi cercato di strappare di dosso la borsa ad una delle due. Non essendoci riuscito perché la signora ha opposto resistenza, l’ha anche minacciata con un coltello, ma proprio in quel momento è passata la pattuglia del commissariato Borgo, impegnata nell’ordinario servizio di controllo del territorio, ed ha bloccato l’uomo arrestandolo in quanto gravemente indiziato del reato di tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. La Procura ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, la convalida dell’operato della Polizia Giudiziaria; lo stesso Gip ha inoltre disposto la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere per l’indagato.

 
Sono stati invece gli investigatori del IX Distretto Esposizione, mentre effettuavano servizi specifici volti alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio ed in particolare di furti, ad arrestare un cileno ed un argentino, rispettivamente di 43 e 44 anni, in quanto gravemente indiziati del reato di rapina in concorso. I 2 sono stati sorpresi dal personale addetto alla sicurezza di un centro commerciale mentre guadagnavano l’uscita, dopo aver oltrepassato le casse senza aver pagato 3 cacciavite del valore di circa 30 euro; vistisi scoperti, gli indagati hanno spintonato la guardia giurata ma la loro fuga è stata interrotta dagli agenti che li hanno arrestati: anche in questo caso il GIP ha convalidato la misura pre-cautelare.

Grazie al tasto antirapina premuto dalla titolare di un negozio ad Ostia, gli agenti del X Distretto Lido e del Reparto Prevenzione Crimine Toscana, tempestivamente arrivati all’indirizzo segnalato, hanno arrestato una 23enne gravemente indiziata del reato di rapina. La ragazza poco prima era entrata nell’esercizio commerciale e, dopo aver discusso verbalmente con la donna, l’aveva aggredita anche fisicamente prima di prenderle il cellulare dal bancone e scappare. I poliziotti l’hanno trovata ancora lì vicino e, fatto squillare il telefono della vittima, hanno sentito provenire la suoneria dalla borsa della giovane. La Procura ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, la convalida dell’operato della Polizia Giudiziaria. Inoltre il Questore di Roma, in seguito ad una rapida istruttoria della Divisione Anticrimine, ha emesso un foglio di via obbligatorio con divieto di tornare nel comune di Roma per 1 anno.

L’ultimo arresto in ordine di tempo è stato effettuato dagli agenti del commissariato Esquilino sulla via Casilina nel quartiere Tor Pignattara; una donna di origini tunisine, dopo essere stata sorpresa dai dipendenti di un negozio della grande distribuzione con della merce non pagata, avrebbe reagito tirando fuori dalla borsa un paio di forbici per assicurarsi la fuga. La pattuglia ha fermato la donna subito fuori dal negozio trovandola in possesso della refurtiva e delle forbici; condotta negli uffici del commissariato Porta Maggiore, dopo gli atti di rito, è stata arrestata perché gravemente indiziata di rapina. Il GIP, su richiesta della Procura, ha poi convalidato l’operato della Polizia di Stato.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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