Roma Trionfale, in manette 41enne per rapina e ricettazione, ritrovati 250 mila euro in monili d'oro
I Carabinieri hanno rinvenuto nell’abitazione del 41enne, monili in oro per un valore di circa 250.000 euro, risultati oggetto di una rapina, commessa insieme a un complice il 15 ottobre 2024 in una gioielleria della via Ostiense. Rinvenuti anche arnesi da scasso e dosi di stupefacente


Carabinieri Trinfale gioielli e droga sequestrata dai militari
(AGR) I Carabinieri della Stazione Roma Trionfale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, nei confronti di un 41enne romano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di rapina, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento trae origine da un’attività investigativa avviata il 18 giugno 2025, quando l’uomo, alla guida di uno scooter di grossa cilindrata, non si era fermato all’alt intimato dai militari nel corso di un posto di controllo nella Capitale.
Nel corso delle attività, i militari hanno rinvenuto nell’abitazione del 41enne, monili in oro per un valore di circa 250.000 euro, risultati oggetto di una rapina, commessa insieme a un complice il 15 ottobre 2024 in danno di un commerciante di gioielli di via Ostiense; due passamontagna e uno spray al peperoncino, utilizzati nel corso della stessa rapina; quattro motocicli risultati rubati, oltre a numerose parti di ricambio di altri veicoli; arnesi da scasso e chiavi universali; nonché 31 g di hashish, già suddivisi in dosi.
Durante le fasi dell’esecuzione dell’ordinanza i militari, nel corso della perquisizione, presso il domicilio dell’indagato, hanno rinvenuto 5 dosi di marijuana e due dosi di hashish, per un peso complessivo di 21 grammi; una carta di credito, risultata rubata.
Per questi motivi, oltre all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare per i reati sopra indicati, l’indagato è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e indebito possesso di strumenti di pagamento. Successivamente, è stato accompagnato presso il carcere di Roma Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si precisa che, in questa fase del procedimento, l’indagato deve considerarsi presunto innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.