Roma, va in ospedale a fare dei controlli, il figlio gli occupa la casa e "sfratta" il genitore malato, arrestato 34enne
Secondo le indagini: l’uomo avrebbe fatto accesso all’abitazione mediante violenza, occupando arbitrariamente un immobile destinato a domicilio altrui, impedendo il libero accesso al legittimo proprietario e per questo è stato arrestato


Carabinieri Montesacro
(AGR) La sera del 19 giugno scorso, i Carabinieri della Compagnia Roma Montesacro sono intervenuti presso un’abitazione sita nel quadrante nord della Capitale, a seguito di richiesta pervenuta al 112 da parte di un cittadino.
Il richiedente, incontrato dai militari in strada, ha riferito di essersi allontanato da casa, durante il pomeriggio dello stesso giorno, per effettuare delle visite mediche a causa delle patologie sofferte. Al rientro, purtroppo, non è riuscito a rientrare nella sua abitazione.
Il 33enne, già cancellato dalla residenza anagrafica dal 2022 e quindi privo di qualsiasi titolo abitativo, è stato identificato quale assuntore di sostanze stupefacenti e psicotrope. Sul posto è stato richiesto l’intervento di personale sanitario del 118 che, tuttavia, non ha ritenuto sussistenti i presupposti per un trattamento sanitario obbligatorio. Il soggetto ha anche rifiutato il trasporto volontario in ospedale.
Alla luce delle evidenze raccolte e considerato che l’uomo ha fatto accesso all’abitazione mediante violenza, occupando arbitrariamente un immobile destinato a domicilio altrui, impedendo il libero accesso al legittimo proprietario, è stato arrestato. All’esito dell’udienza, l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza, con sentenza definitiva. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito