Spara in aria minacciando il vicinato, all'arrivo della polizia si barrica in casa e dopo un conflitto a fuoco si arrende
L’uomo dopo aver sparato alcuni colpi in aria si era asserraglato minacciando di morte i poliziotti della Squadra U.O.P.I., che gli avevano intimato di gettare dalla finestra l’arma, esplodendo alcuni colpi. I poliziotti rispondevano al fuoco e lo convincevano ad arrendersi.


(AGR) Nel corso della notte del 26 agosto 2022 personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma, unitamente alle Unità Operative Pronto Intervento (U.O.P.I.) e ad agenti del Commissariato Distaccato di P.S. “Tivoli-Guidonia”, ha tratto in arresto F.P., di anni 50, residente a Guidonia Montecelio, responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e accensioni ed esplosioni pericolose.
Poco dopo la mezzanotte, infatti, era giunta al 112 N.U.E la segnalazione di colpi d’arma da fuoco esplosi dall’uomo, dalla finestra della sua villa, a scopo minatorio, nei riguardi del proprio vicinato con il quale, da qualche settimana, erano state segnalate delle conflittualità.
Nel corso dell’intervento, in primo momento l’uomo si asserragliava minacciando di morte i poliziotti della Squadra U.O.P.I. che gli intimavano di gettare dalla finestra l’arma che, per tutta risposta, rivolgeva verso gli operanti, al cui indirizzo esplodeva alcuni colpi. A fronte di tale situazione, gli Agenti, specificamente addestrati per affrontare condizioni operative caratterizzate da specifiche criticità per la sicurezza delle persone, come in questo caso, rispondevano al fuoco per indurlo ad arrendersi.
A quel punto, l’uomo gettava l’arma dalla finestra e, mentre veniva distratto dal Capo Unità, gli altri operatori procedevano all’apertura di un varco all’interno della porta semi-blindata, per poi salire al primo piano e raggiungere l’entrata dell’appartamento. Il soggetto, vistosi braccato, si arrendeva alla Squadra U.O.P.I. che prontamente lo metteva in sicurezza.
All’interno della villa, che si presentava in uno stato di assoluto degrado e ricolma di masserizie, oltre a coltelli, un bastone “animato” artigianale di circa un metro con una lama all’interno e alcune telecamere - posizionate proprio in direzione del vicinato - veniva rinvenuta un’ ulteriore arma da fuoco che, così come l’altra utilizzata dall’uomo nelle concitate fasi operative, si rivelava una replica (cd. “scacciacani”) in libera vendita.
Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli. Convocato nella mattinata odierna per il rito direttissimo il G.U.P. del Tribunale tiburtino ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Ad ogni modo l’indagato é da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.