Agli incontri del Leggio del mare: "Di spalle a questo mondo", il libro di Wanda Marasca Premio Campiello 2025
Da 21 anni il Leggio del Mare di Anna Maria Vanalesti promuove incontri letterari nei quali sono stati presentate le opere di decine di scrittori, poeti, artisti e giornalisti.Presente l'autrice del libro che dialogherà con il pubblico.Introduzione di Anna Maria Vanalesti e della prof.Daniela Iodice

Di Spalle a questo mondo" di Wanda Marasco ad Ostia locandina
(AGR) Il Leggio del mare presenterà il libro: “Di spalle a questo mondo” di Wanda Marasco, premio Campiello 2025. Appuntamento il 30 ottobre allo stabilimento Venezia, ore 16,45, la tradizionale location scelta da Anna Maria Vanalesti, presidente del circolo letterario, per questi incontri letterari. Sarà presente l’autrice che interagirà con il pubblico. L’introduzione sarà curata dalla stessa Anna Maria Vanalesti e dalla prof. Daniela Iodice. “Quest’anno sono ventuno anni che effettuiamo con scrittori, poeti, artisti, giornalisti, questi incontri letterari. Un impegno che ci ha visto tra i protagonisti della vita culturale del litorale. Il libro di Wanda Marasca conclude un ciclo di incontri nei quali abbiamo presentato e fatto conoscere decine di autori. Wanda Marasca premio Campiello e candidata al premio Strega, è una scrittrice di grande talento di cui vogliamo far conoscere l’opera”
I due protagonisti della storia sono il dottor Ferdinando Palasciano, medico attivo a Napoli presso l’ospedale degli Incurabili a metà Ottocento, e sua moglie, la russa Olga de Vavilov, originaria di Rostov.
Il libro è stato Proposto da Giulia Ciarapica al Premio Strega 2025 con la seguente motivazione di cui riportiamo alcuni brani: «Di spalle a questo mondo di Wanda Marasco (Neri Pozza) è di certo un romanzo ispirato al racconto della vita di Ferdinando Palasciano, primo chirurgo a proclamare il principio di neutralità dei feriti di guerra e che, come quel Vincenzo Gemito che pare consegnargli il testimone, trovò nella follia uno sguardo più lucido sulla realtà”
”... dire che il romanzo di Marasco si limiti a questo, vorrebbe significare la negazione di un senso più profondo dell’intera storia, fatta innanzitutto di ricerca stilistica più che di trama”. “Marasco parte dal corpo, e in primo luogo quello dei due protagonisti, per far sì che proprio questo strumento umano si trasformi in uno strumento di scrittura, un mezzo attraverso cui l’autrice – con tutta la sua personalità drammaturgica – ci racconta chi siamo stati e cosa continuiamo a essere”.
















