Il cinema secondo Vittorio De Seta
(AGR) ( AGR )In visione Domenica 4 Marzo l'inchiesta televisiva di De Seta: Quando la scuola cambia (1978) splendido esempio di "cinema del ritorno". A precedere, Sabato 3, un film particolarmente amato da De Seta: L’arpa birmana di Ichikawa.Penultimo appuntamento con la rassegna Tre Passi con Vittorio De Seta all' Ecomuseo del Litorale Romano. La rassegna, che in questo ultimo mese ha proposto con successo e forte riscontro tra il suo affezionato pubblico le opere televisive prodotte tra il 1974 e il 1993 da Vittorio De Seta, presenta un’inchiesta sul tema che il regista palermitano aveva trattato con il suo Diario di un maestro e che considerava come particolarmente importante: la scuola.
Quando la scuola cambia (1978), sarà infatti in proiezione Domenica 4 Marzo alle ore 10,30 nella Sala Visioni dell’Ecomuseo del Litorale Romano ad Ostia Antica. Si tratta di un inchiesta televisiva girata per la Rai, e rappresenta un splendido esempio di "cinema del ritorno" di cui sovente De Seta ha fatto uso nella sua importante carriera registica: un cinema che ritorna nei luoghi e sugli argomenti che ha già frequentato per consentirne il confronto e per descriverne gli sviluppi. Quando la scuola cambia costituisce quindi unsorta di prosecuzionedella sua opera precedente, nell’andare a verificare sul campo, in diverse regioni d’Italia, sia a nord che a sud, le esperienze innovative messe in atto da singoli docenti o movimenti educativi, tesi a un rinnovamento profondo dell’approccio didattico e delle metodologie formative.
Quando la scuola cambia è composto da 4 puntate e in questa occasione verranno proiettate la prima e la terza. "Partire dal bambino", realizzato con la IV elementare del maestro Mario Lodi al Vho di Piadena in Provincia di Cremona, documenta l’attività del docente che partendo dall’interesse spontaneo del bambino, sviluppa una metodologia di intervento tesa a portare nella scuola gli strumenti con i quali il discente stesso, più avanti nel tempo, dovrà necessariamente confrontarsi. La piccola troupe cinematografica – entrata nell’aula senza una programmazione precisa – coglie ciò che si sta facendo in quel momento. Corrono così davanti agli occhi una serie di ricerche, lavori drammatizzazioni, che motivano creativamente i ragazzi e conseguentemente comportano lo studio dell’italiano, della storia, della matematica. La classe diventa una piccola comunità che, insieme al maestro, produce cultura. La terza puntata dal titolo "Tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di lingua" (dalla Costituzione Italiana) è dedicato alla figura del maestro Carmine De Padova che a San Marzano di San Giuseppe, paese albanese in provincia di Taranto, riesce a mantenere in vita le tradizioni originarie (il paese è una delle isole linguistiche esistenti in Italia) e conduce, nella sua stessa casa, un doposcuola a cui partecipano vecchi e giovanissimi.