Palazzo Conti nella Rete delle Dimore storiche del Lazio
A Poli un importante accreditamento
(AGR) Con la Determinazione G04966/2025, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 35 del 2 maggio 2025, Palazzo Conti è stato ufficialmente inserito nella Rete regionale delle Dimore e dei Giardini storici del Lazio. Il prestigioso edificio è stato accreditato con il numero 136 nell’elenco che raccoglie le residenze riconosciute come beni di interesse culturale, storico e architettonico. L’iniziativa rientra nel più ampio programma regionale di valorizzazione del patrimonio culturale diffuso, con particolare attenzione a quelle dimore, pubbliche o private, che conservano elementi architettonici originali e testimonianze storiche di rilievo.

“L’ingresso di Palazzo Conti nella Rete delle Dimore storiche del Lazio – spiega Beatrice Giubilei, Presidente del Consiglio Comunale di Poli e curatrice del progetto - è un riconoscimento importante per la storia e l’identità del nostro territorio. È il risultato di un lavoro paziente e di squadra, che dà nuovo valore a un bene culturale della comunità. Questo accreditamento non rappresenta solo una tutela formale, ma apre a nuove prospettive e a nuove opportunità”. L’accreditamento offre numerosi vantaggi. Tra questi, una maggiore visibilità attraverso i canali ufficiali della Regione Lazio, la possibilità di partecipare a iniziative culturali come le “Giornate delle Dimore Storiche” e l’inserimento nei circuiti turistici e promozionali in collaborazione con enti del settore. “L’ingresso nella Rete – aggiunge il Sindaco Federico Mariani - apre anche a scenari di lungo periodo. Le dimore storiche sono sempre più centrali nelle politiche di promozione di un turismo sostenibile e di qualità, in alternativa ai grandi flussi turistici e in grado di valorizzare piccoli borghi come il nostro”. Dal punto di vista operativo, l’inserimento nella Rete consente l’accesso a bandi regionali, nazionali ed europei per il restauro e la manutenzione degli edifici storici.

Alcuni di questi prevedono contributi a fondo perduto, utili anche per progetti che introducono strumenti digitali per migliorare la fruizione del patrimonio, come app, percorsi interattivi o visite in realtà aumentata. Le dimore riconosciute possono ospitare eventi culturali, mostre, attività legate al turismo, ma anche laboratori didattici, residenze d’artista, centri di studio e attività legate alla conservazione dei saperi artigianali. L’obiettivo è rafforzare la loro funzione pubblica e sociale, garantendone la tutela e la trasmissione alle generazioni future.
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