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Roma, Federpetroli contro il ministro Fioramonti

print12 dicembre 2019 16:47
Roma, Federpetroli contro il ministro Fioramonti
“Le parole del Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti sono una grande mancanza di rispetto e una vergogna per le aziende del Mondo dell’Oil & Gas internazionale ed in particolar modo per migliaia di lavoratori che fanno grande la nostra ENI e tutto l’indotto che vive grazie al Petrolio” queste le dure parole del presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia dopo le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione durante il Cop25 a Madrid.

“Con tutto il rispetto, il Ministro questa volta non è stato in grado di comprendere la gravità delle affermazioni inerente un’azienda energetica di uno Stato, come l’ENI. Un Ministro, che rappresenta uno Stato è totalmente irresponsabile nel pronunciare dichiarazioni del genere. Questa è la nostra Pubblica Istruzione? Fioramonti non ha forse pensato ai migliaia di azionisti, a piccoli e medi risparmiatori, alle migliaia di aziende, alle famiglie che hanno investito i loro risparmi da anni nel titolo ENI – continua Marsiglia – penso proprio di no. Bisognerebbe che le Autorità di Controllo dei Mercati e la CONSOB potessero riconoscere un ipotetico reato di ‘interferenze sulle comunicazioni di mercato’, in questo modo il Ministro si assumerebbe tutta la responsabilità penale nel qual caso il titolo ENI nei prossimi giorni crollasse sulle Borse Internazionali”.

Continua il Presidente di FederPetroli Italia “Confidiamo che il Presidente del Consiglio Conte ed il Parlamento Italiano vada a fondo su tutto questo e che il Ministro dell'Istruzione riferisca nelle dovute aule parlamentari su quanto dichiarato. Invito il Ministro a fare un giro con noi in Basilicata, a Ravenna e poi Libia, Iran, Nigeria, Kuwait, Kazakistan per poi ripartire con un nuovo planning internazionale e stringere la mano, cantiere per cantiere a tutti quei lavoratori che vivono con il petrolio. L’industria dell’Oil & Gas da tempo sta investendo in forme di energia diverse e con alta eco-sostenibilità, non servono stupidi proclami davanti ad una platea internazionale come quella del Cop25, ma il Ministro evidentemente non è al corrente di quanta sofferenza l’Industria energetica italiana sta attraversando negli ultimi anni per una mancata Strategia Energetica Nazionale e con il continuo e ridicolo blocco di qualsiasi autorizzazione. Una vergogna che prima o poi finirà, caro Ministro, prima del Petrolio” conclude Marsiglia.

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