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Botteghe storiche, passo avanti per la tutela

print23 ottobre 2009 16:50
Botteghe storiche, passo avanti per la tutela
(AGR) Contributi in arrivo per le botteghe storiche che sono in affitto. La modifica alla delibera n.100 dell’ottobre 2001 ha introdotto per la prima volta una distinzione nell’assegnazione dei fondi tra chi conduce la propria attività in affitto e chi invece è proprietario dell’immobile.
“Si tratta di una delibera – ha spiegato Davide Bordoni, assessore alle attività produttive – è un segnale importante, di questa Giunta, per la valorizzazione e la tutela degli esercizi storici di questa porzione della città, non solo per il loro valore economico, ma anche per il loro ruolo culturale”.

“La battaglia di tutela delle botteghe storiche – afferma Alessandro Onorato, vice presidente della Commissione commercio -è stata portata avanti dall’UDC sin dal primo bilancio approvato. Per anni la delibera del 2001, quella che istituiva dei fondi a favore, è rimasta lettera morta.
Individuataquindi l’esigenza di dare un sostegno economico reale, non solo una tutela formale, ad attività che rappresentano la storia del commercio e dell’artigianato a Roma, abbiamo presentato un emendamentofinalizzato a stanziare 300.000 euro a favore delle 140 botteghe storiche di Roma".

"Nel 2009, grazie soprattutto al perverso meccanismo di aumento degli affitti, molte attività sono comunque entratein difficoltà. Tra le tante, l’ultima a chiudere, a metà luglio, è stata la falegnameria del Maestro Franco Savini, che da tre generazioni caratterizzava con la sua presenza il Rione Monti. Non vanno però dimenticati i tanti altri casi simili, a partire da quelli della libreria Micozzi (alle prese con uno sfratto esecutivo) e del ristorante Ulpia (in affitto ormai da oltre cento anni e con un canone recentemente triplicato)".

"Il continuo confronto con i titolari delle botteghe storiche ha portato dunque alla luce il fatto che spesso è la scadenza del contratto d’affitto e l’indiscriminato aumento dei canoni di locazione a causare la chiusura. Insieme al Presidente Parsi abbiamo dunque portato avanti una proposta in Commissione commercio volta a modificare la delibera n.100 del 2001 e ad introdurre un elemento di premialità per chi è in affitto rispetto a chi è proprietario dell’immobile. Il Consiglio ha dato il via libera al provvedimento ma tutto questo non basta. Occorre assolutamente velocizzare l’azione dell’amministrazione, dare respiro ai titolari delle botteghe storiche, aiutarli a fronteggiare le spese, migliorare di anno in anno le forme di tutela e di assistenza che il Comune può loro offrire. Il bando per ottenere i finanziamenti sarà indetto già durante la prima parte di novembre".

"In futuro sarà necessario anche accrescere i fondi a disposizione e dargli caratteri di maggiore certezza e consistenza. Insieme a questo, serve un piano di promozione e rilancio delle attività storiche, con un sito dedicato, depliant informativi negli infopoint turistici e un ufficio di tutela legale. Solo promuovendo queste attività e aiutandole con contributi economici Roma può evitare la perdita di negozi che hanno valorizzato e caratterizzato il tessuto commerciale romano da oltre 100 anni”.

Enzo Bianciardi>

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