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E' Dash il detersivo più amato dagli italiani

La classifica Best Brands Italy premia Dash assegnandogli il primo posto nella categoria Best product brand 2021. L’iconico marchio di p&g Italia si fa strada anche nel campo della sostenibilità, entrando nella top 10 dei Best Sustainability Brands.

printDi :: 31 marzo 2021 17:23
Dash Mike Bongiorno

Dash Mike Bongiorno

(AGR) È arrivato per la prima volta in Italia nel 1965. Da allora, Dash è entrato a far parte della vita quotidiana di milioni di persone, diventando un prodotto iconico che ha saputo rinnovarsi nel tempo, accompagnando l’evoluzione delle famiglie italiane con nuovi prodotti, nuovi packaging, nuove campagne di comunicazione. Ed è per questo che oggi sale sul podio della sesta edizione di Best Brands Italia, la classifica che premia i brand che più si sono distinti in varie categorie. Dash conquista il gradino più alto del podio della categoria Best Product Brand 2021, la classifica delle marche di prodotto, e arriva in finalissima per la categoria Best Sustainability Brand, novità assoluta di quest’anno, dedicata ai prodotti che hanno saputo distinguersi in termini di sostenibilità.

I risultati sono stati svelati ieri sera durante la serata condotta in live streaming dagli studi Rai da Filippa Lagerback e rispecchiano quanto emerso dall’indagine realizzata da GfK Italia su un panel rappresentativo di 3.000 persone attraverso la formula di interviste online con dialogatore. La rilevazione è stata effettuata tra novembre e dicembre 2020 su 38 categorie merceologiche coinvolgendo 247 brand. Sono state considerate due dimensioni: il “successo della marca” - quindi, il mercato, il legame con il cliente e il posizionamento del prezzo rispetto alla media - e lo “share of soul”, ovvero la notorietà del brand (brand awareness), il potenziale di cross-selling (sia nella propria che in altre categorie di prodotto), il legame emozionale con la marca (la brand relationship) e la brand experience.

 
La convinzione su cui si basa la classifica di Best Brands è, infatti, che i legami affettivi siano importanti tanto quanto i legami commerciali e che una forte relazione con le persone generi un successo più vero e duraturo. Per questo, le marche vengono valutate sia da un punto di vista numerico, in termini di investimenti, ma anche per i valori emotivi che li legano ai loro consumatori. Un aspetto che per Dash è stato da sempre prioritario, diventando negli anni un fedele alleato delle famiglie italiane.

«Sono passati più di 50 anni da quando Dash è arrivato per la prima volta in Italia. - ha detto Veronica Spreafico, Direttore Marketing della categoria cura del bucato di P&G in Italia. - Da allora, e ancora oggi, è un prodotto di famiglia per milioni di italiani e vincere il primo premio come Best Product Brands lo dimostra. È un riconoscimento che ci riempie di orgoglio. Siamo riusciti a creare e a mantenere nel tempo con i nostri consumatori un rapporto basato sulla fiducia e su una forte continuità di valori.

L’abbiamo fatto adottando nuove formulazioni, nuovi formati e nuovi linguaggi, che ci hanno permesso di rispondere in maniera efficace alle loro esigenze di cura del bucato. Ma l’abbiamo fatto anche realizzando azioni concrete a sostegno delle comunità in difficoltà. Dash è stato infatti il primo marchio, con le iniziative Missione Bontà di quasi 35 anni fa, a portare in Italia il concetto di quello che oggi chiamiamo “purpose marketing”, coinvolgendo i consumatori nella realizzazione di tante iniziative concrete. Impegno che abbiamo rinnovato durante l’ultimo anno, segnato dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria, attraverso il progetto Dash e Totti per l’Ospedale Spallanzani di Roma di cui siamo molto orgogliosi e che ci ha consentito di donare apparecchiature mediche per rafforzare la terapia intensiva. Siamo convinti, infatti, che sia fondamentale per un brand saper essere al fianco dei propri consumatori nelle tante sfide quotidiane, piccole e grandi, con concretezza, affidabilità e autenticità»

Ripercorrere la storia di Dash significa rivivere molta storia d’Italia. Una narrazione collettiva che parte con il mitico fustino proposto da un giovanissimo Mike Bongiorno, primo indimenticabile testimonial del marchio, e diventato a tutti gli effetti “uno di famiglia”. Una volta terminato il detersivo, infatti, il fustino veniva riutilizzato come porta giocattoli, magari foderato con stoffe o carte coloratissime. Erano i tempi del bucato che “più bianco non si può”. Un pay-off diventato un vero e proprio tormentone. Così come è accaduto con lo “Scambio impossibile” di due fustini di un normale detersivo per uno di Dash, proposto da Paolo Ferrari, tra gli anni ’70 e ’80. Una pubblicità che ha fatto la storia, tanto che Dash l’ha rilanciata alla fine degli anni 2000, in veste rinnovata, con Fabio De Luigi.

Ma la storia di Dash è segnata anche da grandi innovazioni che per primo ha introdotto in Italia. Basti pensare alle nuove confezioni rettangolari al posto di quelle cilindriche, che rispondevano alle nuove esigenze di spazio nelle abitazioni, o al Dash Liquido, più moderno perché più adatto ai lavaggi a basse temperature sempre più diffusi. La grande innovazione è stata nel 2010 con il lancio, per primi, dei detersivi per bucato monodose, le Dash Ecodosi, poi diventate Dash PODS 3in1 nel 2014, il primo detersivo liquido monodose che offre 3 azioni in un unico prodotto: pulito, protezione e brillantezza dei tessuti. Una vera rivoluzione - ulteriormente migliorata nel 2019 con le Dash Pods Allin1 – che “ha fatto gol” nel cuore di milioni di italiani anche grazie al coinvolgimento di un campione indiscusso e amatissimo come Francesco Totti nella campagna “Io Pod, e tu?” caratterizzata da uno stile ironico e frizzante, tutto giocato sulle metafore calcistiche.

La vicinanza di Dash ai suoi consumatori si è sempre espressa non solo attraverso performance di prodotto imbattibili, ma anche con iniziative concrete in ambito sociale.

E non poteva che essere così anche nell’anno difficilissimo della pandemia. Proprio con Francesco Totti, Dash ha infatti lanciato sin da marzo 2020 una raccolta fondi a favore dell’Ospedale Spallanzani di Roma, Istituto Nazionale per le malattie infettive. Obiettivo: supportare l’Ospedale nella realizzazione di nuove camere di terapia intensiva, dotandole di tutti i macchinari necessari. Grazie alla campagna, sono stati donati 15 apparecchi per il monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti e una serie di strumentazioni, apparecchiature e materiali di prima necessità per la rianimazione e la terapia intensiva dei malati di Covid-19 ricoverati presso l’Ospedale.

Dash si impegna, inoltre, per generare un impatto positivo anche in termini ambientali. Anche per questo ha conquistato un posto nella Top Ten della categoria Best Sustainability Brand di Best Brands Italy 2021. Le Dash PODs sono infatti un detersivo pratico che garantisce un pulito impeccabile, anche a basse temperature, senza sprechi e sovradosaggi, e sono disponibili anche in un formato “bag” che riduce la plastica utilizzata per l’imballaggio per ogni lavaggio.

Inoltre, Procter & Gamble, con Dash, Lenor e altri marchi di P&G per la cura del bucato, si impegna per ridurre l’impiego di plastica negli imballaggi del 30% in tutta Europa entro il 2025. E, solo con il marchio Dash, ridurrà la plastica negli imballaggi in Italia di 1.350 tonnellate all’anno. Infine, Dash si impegna ad utilizzare materiale riciclato post-consumo (PCR) nei propri imballaggi (già oggi le bottiglie di Dash Liquido contengono fino al 50% di PCR) e punta alla riciclabilità totale dei propri packaging entro il 2022.

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Dash Paolo Ferrari

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