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Cyrano, una commedia universale

print06 novembre 2015 10:49
(AGR) (Agr) In un mondo in cui o si è dei potenti o ci si lega a dei potenti, c’è chi si rifiuta e non si vuole piegare a nessuno e continuamente lotta e scalcia per affermare la propria indipendenza ed unicità. E’ Cyrano, spadaccino nella Francia del Seicento, sempre pronto a risolvere le questioni d’onore con la spada. Lo fa con la purezza d’animo che lo contraddistingue e con la forza e tenacia che caratterizzano ogni antico e moderno protagonista di gesti eroici. Il suo, di gesto eroico, è dato dalla sublimazione del conflitto tra Amore e Apparenza, sia nel pubblico che nel privato. L'amore di Cyrano per la cugina Rossana è il motore di tutta la vicenda, sullo sfondo di una società perbenista ma corrotta fino al midollo, un mondo dove i politici si atteggiano a irreprensibili censori ma nel privato si abbandonano a ogni vizio. La forte opposizione di Cyrano al sistema di potere e all’apparenza in cui vive è quanto mai attuale. Cyrano, segnato dall'ossessione per il proprio aspetto fisico, non combatte solo per l’amore di Rossana, ma anche contro la società in cui vive, in nome delle cose che contano di più: la libertà e la verità. L’allestimento, di alto livello, è in scena fino a domenica 8 novembre, al Teatro Parioli. Regia di Carlo Sciaccaluga e Matteo Alfonso, con Antonio Zavatteri nel ruolo di Cyrano, Alberto Giusta in quello del Conte De Guiche e Alice Arcuri di Rossana. Per informazioni: www.teatropariolipeppinodefilippo.it Tel. 068073040

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