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QUESTO BIMBO A CHI LO DO?

print20 febbraio 2014 12:16
QUESTO BIMBO A CHI LO DO?
(AGR) Coppia di ferro del teatro napoletano, Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza sono al Teatro Manfredi di Ostia fino al 2 marzo in uno spettacolo che racconta una vicenda a metà tra la proposta indecente e i rodimenti dei fantasmi edoardiani. “Un' avventura di personaggi che, come accade sempre nelle storie comiche, mostreranno tutta la loro inadeguatezza e incapacità a fronteggiare difficoltà e problemi più grandi di loro», afferma Eduardo Tartaglia, sceneggiatore, regista e interprete dell’esilarante commedia “Questo bimbo a chi lo dò?”. È la storia di una bella e giovane donna, personaggio televisivo di spicco, che, rimasta incinta, cerca e trova una persona a cui affidare la sua gravidanza. La scelta cade su Margherita, in evidenti difficoltà economiche e abbagliata dall’opportunità di incontrare in modo tanto inconsueto e personalissimo un suo mito televisivo. «La mia Margherita è piena di solitudine, una donna che vive tra televisione e delusione in un vuoto esistenziale evidente - spiega Veronica Mazza, moglie teatrale, ma anche nella vita di Tartaglia - e credo che sia importante parlare di un tema tanto delicato, femminile e contemporaneo, che scavalca un confine etico, religioso e morale». Con loro sul palcoscenico anche, Stefano Sarcinelli, Heléne Nardini, Peppe Miale, e Tullio Del Matto. Una commedia moderna, che provoca risate a crepapelle pur trattando argomenti serissimi. Si parla di utero in affitto, maternità surrogata acquistata a caro prezzo da una coppia di vip, (interpretata da Heléne Nardini e Stefano Sarcinelli) al fine di salvare la carriera di lei all’interno dello show business destando nuovi interessi e pettegolezzi. Per evitare chili in più, smagliature e tutto quello che comporta una gravidanza, la bella e superficiale starlette Irena e suo marito, un ex calciatore ora allenatore molto discusso, spinti dal professore della clinica Sorriso e convinti dall’agente di lei, decidono di trovare una madre in affitto. Tommaso e Margherita hanno bisogno di denaro, magari per poi crescersi un figlio davvero tutto loro e, dopo qualche indecisione, accettano “l’affare”. Ma questa scelta scatenerà imprevedibili reazioni emotive e tumulti psicologici e sentimentali in entrambe le coppie, scosse ad un certo punto da paure e incertezze nel portare in grembo un figlio che, pur con un finale a sorpresa, la commedia non svelerà mai di chi essere realmente. La vicenda narrata fa il verso alla vita di tanti personaggi delle cronache recenti, inadeguati sia dal punto di vista morale che materiale. Si ride della difficoltà e del disagio dinanzi a un problema che occorre risolvere e dell’affanno che provoca questa inadeguatezza. Bravissima Veronica Mazza, irresistibile nel registro comico e toccante durante le rapide immersioni nel drammatico, con grande versatilità. Già apprezzato come grande autore, Eduardo Tartaglia sembra qui cucirsi addosso un ruolo che ne fa un attore comico eccezionale. Il lavoro teatrale ha debuttato con enorme successo di pubblico e di critica la scorsa stagione. “Qualcuno afferma che oggi il pubblico teatrale è passato dalla noia alla paura della recessione, per cui vuole soltanto ridere e tanto, che ne dobbiamo pensare”? - racconta Eduardo Tartaglia – “Non c’è un autore che non affermi che la mia commedia fa ridere ma anche riflettere, e questo è il mio grande obiettivo. Le mie storie non sono mai solo leggere, e credo che la vera commedia debba essere proprio questo. La gente vuole ridere e su questo non ci piove, ma sta alla capacità dell’autore, coniugare il riso a qualcosa di meno superficiale che proprio per l’interazione difficile dell’ingranaggio, crea la commedia migliore”. (Manuela Minelli)

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