Ostia, sono autista...ed ho coronato un sogno, quello di lavorare
Tutte le mattine Giancarlo è impegnato in un bar del litorale a fare il caffè e ad accogliere i clienti. Cristanziani (Fondazione Roma Litorale) : "Queste esperienze sono fondamentali per lui e far comprendere Che una persona con sindrome dello spettro autistico possa lavorare in contesti adatti"
 Di E. B.: Redazione AGR :: 19 settembre 2025 13:06
Di E. B.: Redazione AGR :: 19 settembre 2025 13:06
Giancarlo prepara il caffè con entusiasmo
(AGR) Giancarlo ha 24 anni. Sorridente, con la battuta pronta e la frase di qualche film da tirare fuori al momento giusto. Ne conosce a centinaia. In uno storico bar di fronte al mare di Ostia, dove da luglio svolge un tirocinio lavorativo, è ormai una ‘star’. Amato e benvoluto da tutti i clienti.
“Giancarlo è un ragazzo con sindrome dello spettro autistico. È con noi da molti anni, ha fatto passi da gigante - spiega la dottoressa Federica Cristanziani, psicoterapeuta e supervisore adulti per la Fondazione Roma Litorale ETS, ente che si occupa di oltre 470 tra bambini e adulti con disabilità del neurosviluppo, malattie rare e altre fragilità nel X Municipio di Roma -. Oggi è molto spigliato, che sa entrare in relazione, una caratteristica che ci ha spinti a dargli l’opportunità di svolgere dei tirocini lavorativi per mettere a frutto la formazione effettuata nel tempo. Queste esperienze sono fondamentali per lui e far comprendere come una persona con sindrome dello spettro autistico possa lavorare nei contesti adatti, se adeguatamente supportata. Come di consueto siamo partiti a piccoli step ma siamo già molto fiduciosi per il futuro”.
Amante di Poirot, il celebre personaggio ideato da Agatha Christie, di gialli è un grande disegnatore.
“Qui mi trovo benissimo - confida lui -. È un’esperienza splendida. Mi vogliono tutti bene. Sono felice di imparare e di essere utile e bravo fuori di casa insieme ad altre persone. Faccio i caffè, servo ai tavoli. E grazie a Giovacchino e Carmelo sto imparando anche a fare i cappuccini. Sono davvero felice”.
“Giancarlo, come tutti i ragazzi che abbiamo inserito nel mondo del lavoro, ha sviluppato abilità e conoscenze prima in ambito riabilitativo e poi con formazione su misura - spiega Stefano Galloni, direttore generale della Fondazione Roma Litorale Ets e Vice Presidente Nazionale di Confassociazioni Salute e Terzo Settore -. Grazie a tanti imprenditori e dirigenti capaci ma soprattutto sensibili al tema dell’inclusione vera e possibile, come Giovacchino, proprietario del bar la Scogliera, dopo circa 10 anni di attività informativa e formativa stiamo raccogliendo i frutti. È evidente che come chiunque, un lavoratore con fragilità deve investire sulla formazione. Mero assistenzialismo o azioni squisitamente caritatevoli in ambito lavoristico, non vanno di pari passo con il dovuto processo di inserimento lavorativo che è un diritto. È fondamentale che anche le famiglie ne comprendano l'opportunità. Noi ci siamo”.

















