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Atac, servizio strategico, va tutelato assieme al personale

Possanzini (SI): ATAC perde circa 20 mila euro al giorno che fanno circa 600 mila euro al mese. Senza un importante intervento Istituzionale, il dissesto finanziario è dietro l’angolo. E' prioritario salvaguardare i 12 mila posti di lavoro

printDi :: 06 aprile 2020 17:03
Atac, servizio strategico, va tutelato assieme al personale

(AGR) "C’è un clima di calma surreale - afferma Marco Possanzini SI X Municipio -  dalle parti dell’assessorato alla “città in movimento” un nome creativo ma che da solo non basta a dissolvere la tempesta che si sta addensando all’orizzonte e che punta dritta verso ATAC e Roma TPL. Prima di ogni valutazione va fatta una premessa. ATAC è sotto procedura di “concordato preventivo”, chiesta ed ottenuta ufficialmente dal Comune di Roma, per cercare di scongiurare il fallimento. Cosa significa questo? Significa che i debiti pregressi di ATAC sono ancora tutti li, scorporati e in parte congelati, e verranno rimborsati seguendo un piano industriale molto rigoroso approvato dal Tribunale fallimentare. A causa del covid-19 e dei provvedimenti conseguenti, fra chilometri in meno percorsi, mancata bigliettazione, crollo degli abbonamenti, ATAC perde circa 20 mila euro al giorno che, vuoto per pieno, fanno circa 600 mila euro al mese.

Non serve il Nobel per l’economia per capire che, di questo passo, senza un importante intervento Istituzionale, il dissesto finanziario di ATAC è dietro l’angolo. I provvedimenti adottati fino ad ora riguardano l’utilizzo delle ferie e della cassa integrazione che, va ricordato, determina un abbattimento importante della retribuzione mensile. Queste scelte riducono la velocità di caduta ma da sole non possono assolutamente scongiurare l’impatto. Roma Capitale non solo ha il dovere di rassicurare i lavoratori ma ha il dovere di incontrali, con le rappresentanze sindacali, per decidere come procedere e per chiarire quali risorse metterà in campo Roma Capitale per salvaguardare dipendenti e utenti.  - continua la sua analisi Possanzini - Non vorremo che ad emergenza virus terminata ne iniziasse un’altra di natura economica che verrà scaricata integralmente sui lavoratori del trasporto pubblico romano. Il trasporto pubblico è un servizio essenziale, e più di 12 mila lavoratori sono a rischio, un numero che dovrebbe far tremare le vene ai polsi. L’assessore Calabrese faccia il suo dovere, metta in campo tutti gli strumenti necessari per salvaguardare un comparto strategico della città, iniziando dall’incontro con i lavoratori della categoria.

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