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Roma, minaccia di morte la madre impugnando un coltello sotto gli occhi dei carabinieri, in manette 22enne

Il giovane dinanzi alla caserma dei militari impugnava un lungo coltello e minacciava la madre, che per sfuggire alla rabbia del giovane si era rifugiata da un'amica. La donna si era rifiutata di dare del denaro al figlio per comprare droga ed era stata pestata. L'arresto convalidato dal Gip

printDi :: 23 novembre 2022 14:11
Carabinieri intervento notturno

Carabinieri intervento notturno

(AGR) Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione Roma Alessandrina hanno arrestato un 22enne romano, già conosciuto alle forze dell’ordine, poiché gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia, lesioni e porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere.I militari, mentre si trovavano in caserma, hanno sentito delle urla di una donna provenire dalla strada e sono immediatamente usciti per capire cosa stesse accadendo.

I Carabinieri hanno, quindi, notato il ragazzo impugnare un lungo coltello con cui stava minacciando di morte una donna - risultata poi essere la madre di 46 anni - che, nel tentativo di sfuggire all’ira del giovane, aveva trovato rifugio in una vicina attività commerciale.

 
I Carabinieri sono immediatamente intervenuti, bloccando e disarmando il 22enne ancora in forte stato di agitazione. Per la mamma, sotto shock, sono stati attivati i soccorsi poiché lamentava dei dolori al costato, risultando poi affetta dalla frattura di una costola e una forte contusione al ginocchio destro, frutto di un pestaggio che, a suo dire, avrebbe subìto pochi minuti prima sempre dal figlio per essersi rifiutata di consegnargli del denaro, nel timore che potesse acquistare dosi di droga.

In sede di denuncia, inoltre, la donna ha riferito che proprio a causa della dipendenza del 22enne, simili episodi si sarebbero verificati ripetutamente anche nel recente passato, sempre tra le mura domestiche, ma che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare.

Il ragazzo è stato portato nel carcere di Regina Coeli. Su richiesta della Procura della Repubblica, l’arresto è stato convalidato dal Gip del Tribunale che ha disposto la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento alla parte offesa e obbligo di presentazione giornaliera in caserma.

È doveroso precisare che, considerata la fase del procedimento, indagini preliminari, l’indagato è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva.

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