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Roma, una banale lite tra connazionali finisce a coltellate, dopo un mese di indagini in manette 30enne per tentato omicidio

La Polizia ha ricostruito la dinamica dell’aggressione: prima una discussione verbale in casa, poi lo scontro fisico degenerato in strada e culminato con un fendente al torace sferrato con un coltello a serramanico. Sentite alcune testimonianze gli agenti sono risaliti al giovane

printDi :: 30 settembre 2025 16:39
Roma, una banale lite tra connazionali finisce a coltellate, dopo un mese di indagini in manette 30enne per tentato omicidio

(AGR) Una lite nata per futili motivi si è trasformata in una aggressione feroce in via Mauritiana, nel quartiere Appio Latino, dove un trentacinquenne egiziano è stato colpito al petto con alcuni fendenti da un connazionale. Per il presunto responsabile dell’episodio, un trentunenne della medesima nazionalità, è scattato il fermo di indiziato di delitto della Polizia di Stato per tentato omicidio. I fatti risalgono ai primi giorni di settembre.

Sono stati gli agenti del I Distretto Trevi e del VII Distretto San Giovanni ad intervenire a fronte della segnalazione. Sul posto, hanno trovato l’uomo privo di sensi ed in gravi condizioni. Trasportata d’urgenza all’ Ospedale San Giovanni, la vittima è tuttora ricoverata a causa delle gravi ferite riportate.

 
Le indagini, subito avviate dagli agenti del VII Distretto San Giovanni, hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’aggressione: prima una discussione verbale in casa, poi lo scontro fisico degenerato in strada e culminato con un fendente al torace sferrato con un coltello a serramanico. L’arma, ricoperta di tracce ematiche, è stata rinvenuta dagli investigatori nelle immediate vicinanze.

I sospetti si sono concentrati fin da subito su un trentunenne egiziano, ospite da circa due mesi nell’abitazione della vittima e resosi irreperibile nei giorni successivi all’aggressione.Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il giovane sarebbe stato solito detenere un coltello a serramanico identico a quello ritrovato sul luogo dell’episodio.

A far stringere il cerchio intorno a lui sono state alcune testimonianze rese da alcune persone presenti, oltre alle descrizioni dell’aggressore fornite dalla stessa vittima.

A conclusione dell’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, il giovane è stato rintracciato all’uscita della stazione Ponte Mammolo.Alla luce degli elementi raccolti, per lui è scattato il fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio.

La Procura della Repubblica di Roma ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari la convalida dell’operato della Polizia di Stato e l’adozione di una misura cautelare detentiva nei suoi confronti.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato deve ritenersi innocente fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito

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