FOCE, ogni anno nel Lazio evitabili oltre 12 mila casi di tumori
Alla tappa romana di Tennis and Friends si è svolto il convegno FOCE sulla prevenzione oncologica. Il Prof. CognettiIl Presidente della FOCE:Per limitare l’impatto delle neoplasie sono fondamentali un’adeguata educazione sanitaria, una corretta informazione e costanti iniziative di sensibilizzazione


(AGR) Ogni anno solo nella Regione Lazio più di 12.000 casi di tumore potrebbero essere evitati grazie a comportamenti più sani da parte della popolazione. Fondamentali sono anche le vaccinazioni che proteggono da gravi malattie e svolgono una funzione anti-cancro. E’ quanto ribadito oggi a Roma durante un convegno pubblico al Foro Italico. E’ organizzato dagli specialisti di FOCE (ConFederazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi) in occasione della tre giorni di “Tennis and Friends” dedicata alla salute. “Il 40% dei tumori sono evitabili intervenendo su fattori di rischio modificabili come gli stili di vita – sottolinea il prof. Francesco Cognetti, Presidente FOCE -. Per esempio l’obesità è una malattia cronica, progressiva, invalidante e che risulta quasi sempre strettamente collegata a due pericolose abitudini come la sedentarietà e la dieta scorretta. Il grave eccesso di peso determina molte patologie tra cui diabete, ictus, ipertensione ma anche l’insorgenza di alcuni tumori. Le cause sono soprattutto da ricercare in meccanismi indotti dai chili di troppo come lo stress ossidativo o la resistenza insulinica. In Lazio, così come nel resto d’Italia, però il 10% degli adulti è obeso e ben il 35% è invece in sovrappeso.
A livello nazionale il 24% della popolazione fuma e di loro uno su quattro è un forte fumatore. Il 17% invece consuma alcol in modo eccessivo e questi due vizi aumentano esponenzialmente l’insorgenza di cancro. Per i tumori al cavo orale il rischio è 6 volte maggiore per le sigarette e di 7 volte maggiore per le dosi eccessive di alcol. I due comportamenti messi insieme aumentano addirittura di 35 volte il rischio. Una corretta prevenzione oncologica primaria si deve basare perciò non solo sull’identificazione dei diversi fattori di rischio. Un’adeguata educazione sanitaria, una corretta informazione e costanti iniziative di sensibilizzazione sono da considerare armi anti-cancro proprio come le terapie anti-neoplastiche o gli esami di controllo per la diagnosi precoce. Abbiamo perciò deciso, con piacere come FOCE, di aderire ad un’iniziativa importante e rivolta a tutta la popolazione come Tennis and Friends”.
“L’importanza delle vaccinazioni per la tutela della salute pubblica è emersa tragicamente nel 2020 con l’inizio della pandemia – sottolinea Giuseppe Ippolito, Professore Malattie Infettive – Università Unicamillus di Roma -. E proprio il Covid ci ha ricordato che per affrontare le malattie infettive è indispensabile una grande consapevolezza dei rischi ed una preparazione continua che come la guerra nasce dalla necessità di un’azione globale, su larga scala e coordinata per combattere una minaccia diffusa e potenzialmente devastante. Questo include la disponibilità di personale addestrato e pronto, in modo simile a come le forze armate si preparano al combattimento e alle catastrofi naturali. Ed i vaccini sono uno degli strumenti centrali di questo combattimento che dura tutta la vita degli individui. La preparazione è un processo continuo per il quale è necessario investire in anticipo”.
“Per tutte queste ragioni le immunizzazioni vanno promosse maggiormente – sostiene Cognetti -. Inoltre devono essere incentivate e valorizzate anche come sistema di protezione dal cancro”. “Infatti in Italia l’8% di tutti i casi di neoplasia presenta origini infettive e solo il virus dell’HPV provoca oltre 5.000 nuovi tumori l’anno – conclude Anna Fagotti, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore -. Oltre la vaccinazione, per proteggersi dal carcinoma della cervice uterina è importante svolgere regolarmente l’HPV test anche nei programmi di screening organizzati dalle Regioni”.
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