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"Ho l'autismo...ed ho iniziato a lavorare in un negozio di videogames"

“Mattia - ha spiegato il dottor Stefano Galloni, direttore generale della Fondazione Roma Litorale - è un ragazzo con sindrome dello spettro autistico. È con noi da quando era molto piccolo. Insieme abbiamo fatto un importante cammino riabilitativo. Siamo davvero felici dei suoi enormi progressi"

printDi :: 25 settembre 2023 18:22
Ho l'autismo e lavoro in un negozio di videogames

Ho l'autismo e lavoro in un negozio di videogames

(AGR) Mattia (nome di fantasia) grazie a un accordo tra la Fondazione Roma Litorale ETS, ente che segue 450 bambini con disabilità del neurosviluppo, ed un negozio di videogames ha coronato il suo sogno e iniziato un tirocinio lavorativo Mattia sorride. Tifosissimo della Lazio, prima di entrare in quello che chiama, orgoglioso, ‘il mio nuovo posto di lavoro’ guarda la gigantografia di Kylian Mbappé che accoglie tutti i clienti. “Chissà. I sogni ogni tanto si avverano” dice. Lo sa bene.

Come molti ragazzi della sua età anche lui aveva un sogno: lavorare in un negozio di video games. Oggi, grazie alla sua incredibile caparbietà e un lungo percorso riabilitativo, ce l’ha fatta. Attraverso un accordo tra la Fondazione Roma Litorale ETS, ente che si occupa di oltre 450 bambini con disabilità del neurosviluppo e fragilità sul litorale laziale, e negozio di videogames, due volte la settimana esce di casa e raggiunge Corso Duca di Genova, a Ostia. 

 
E come un dipendente modello si occupa di tutto: pulire le vetrine, spazzare, mettere in ordine, prendere gli ordini, dare una mano con i clienti. 

“Mattia - spiega il dottor Stefano Galloni, direttore generale della Fondazione Roma Litorale - è un ragazzo con sindrome dello spettro autistico. È con noi da quando era molto piccolo. Insieme abbiamo fatto un importante cammino riabilitativo. Siamo davvero felici dei suoi enormi progressi. A 22 anni ha finalmente la sua occasione. Si presenta nel mondo del lavoro come ogni persona della sua età. Affrontando un tirocinio lavorativo, giudicato per la qualità del suo operato, nei limiti e con i supporti che la Costituzione e le norme primarie prevedono. Seguito naturalmente da un nostro tecnico. Aveva un desiderio, lavorare in un negozio di videogames. Abbiamo fatto di tutto per realizzarlo”. 

Mattia è instancabile. Appena terminato di lucidare la vetrina dove risalta un Ken il Guerriero d’annata, va nel magazzino uscendo con un pacco di vecchi videogames da collezione da sistemare in bella vista. “Mi piace molto stare qui - dice -. Sto bene. Sono tutti molto gentili e disponibili. Sono felice di occuparmi del negozio e di aiutare con i clienti. Era uno dei miei sogni. L’altro è fare il doppiatore”.

“Grazie alla nostra agenzia lavoro – sottolinea Stefano Galloni – e alla grande disponibilità di molti imprenditori ‘illuminati’, in questo caso Game People che ringrazio, siamo riusciti negli ultimi anni a dare opportunità a molti dei ragazzi seguiti dal nostro centro. Lavoriamo ogni giorno con abnegazione per dare un futuro migliore a tutti i bambini che sono con noi e che vediamo crescere e diventare adulti. Stiamo allargando la nostra rete a strutture primarie nella Regione per garantire percorsi qualificati di crescita e un più vasto numero di aziende pronte a selezionare i più meritevoli”.  

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