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Long covid, servono linee guida da indicare ai medici per assistere i pazienti

Silvio Gherardi, presidente Comitato scientifico associazione G. Dossetti: la questione emergente del long Covid colpisce almeno 3 pazienti su 4 tra i ricoverati e si protrae fino a sei mesi dopo la malattia, con uno spettro di patologie in molti organi

printDi :: 10 aprile 2021 19:53
Long covid, servono linee guida da indicare ai medici per assistere i pazienti

(AGR) “Bisogna parlare anche di cure, non solo di vaccini, nella comunicazione e nell’informazione sul Covid. Ci sono tanti pazienti che necessitano di risposte”. A dirlo è Silvio Gherardi, medico e presidente del Comitato Scientifico dell’associazione Giuseppe Dossetti, nel corso del webinar ‘Sindrome Long Covid: non solo polmonite, gravi effetti a lungo termine per i ‘reduci’ Covid’, organizzato dalla stessa Onlus e moderato dal giornalista Rai Daniel Della Seta, a cui hanno partecipato istituzioni nazionali ed internazionali, parlamentari, studiosi e clinici, giornalisti.

“Stiamo affrontando la questione emergente del long Covid, che colpisce almeno 3 pazienti su 4 tra i ricoverati e si protrae fino a sei mesi dopo la malattia, con uno spettro di patologie a carico di molti organi – spiega infatti Gherardi introducendo i lavori del webinar. Possiamo parlare di un’onda lunga del Covid, nell’ambito delle ondate di picchi di contagi del virus, perché i pazienti coinvolti da questa sindrome soffrono di disturbi molto vari. Lo scorso 25 marzo, sul British Medical Journal, è infatti uscito uno studio che segnala che il 70% dei pazienti affetti da Covid è colpito anche dalla scia lunga della malattia, “fatta di sintomi – sottolinea Gherardi - che possono comportare una certa invalidità, temporanea, ma il tempo ci dirà se si tratta di una condizione permanente. Quello che dobbiamo chiederci – sollecita il presidente del comitato scientifico Dossetti - è cosa stiamo facendo per seguire e affrontare le patologie nel post malattia. Negli Stati Uniti sono state emanate delle linee guida per i medici sul post Covid ma questo non sta succedendo in Europa. Dovremmo valutare già durante il decorso della malattia – aggiunge il medico - quali esiti possano esserci in questi individui. E’ bene quindi segnalare anche ai pazienti come affrontare questa condizione e informare i medici che potranno quindi accompagnare, anche con la creazione di “Long Covid Units”.

 
Gherardi ha invocato un impegno da parte della politica e delle istituzioni, ben rappresentate durante il webinar, denunciando che “c’è una vacatio legis in grado, purtroppo, di aggravare la condizione dei pazienti nella fase di remissione della malattia e su questo bisogna intervenire. Queste sono tutte domande alle quali bisogna rispondere, senza correre dietro alla patologia ma anticipando le complicanze per aiutare medici e pazienti nel gestire queste situazioni. E’ necessario utilizzare tutte le cure migliori disponibili per prevenire il Long Covid”.

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