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Dybala e Pellegrini riportano la Roma in quota Europa

Salernitana-Roma 1-2

printDi :: 31 gennaio 2024 18:02
Salernitana-Roma 1-2

Salernitana-Roma 1-2

(AGR) Se sulla carta la Roma partiva con il favore dei pronostici, vista soprattutto la posizione in classifica della Salernitana, nei fatti, poi, non era proprio così, perché, sebbene la sua attuale classifica ne faccia una delle più serie candidate alla retrocessione, la squadra granata ha dimostrato sul campo che l’obiettivo salvezza potrebbe essere centrato: la squadra campana ha solo bisogno di un po’ più di fortuna, visto che gioca senza alcuna soggezione, da pari a pari con tutte, Roma compresa. Audentes fortuna iuvat: vedrete che anche stavolta i nostri padri latini hanno sentenziato giusto.

La Roma non è che arrivi all’Arechi basandosi solo sui dati della classifica e fa bene perché sul campo trova un’avversaria che, lungi dall’essere rassegnata, è ben viva, gioca bene, è combattiva ed è messa benissimo in campo: d’accordo, la differenza di qualità con l’avversaria, ma questa non pare proprio l’ultima della classe.

 
In campo, si battaglia prevalentemente nelle zone del centrocampo, ma nessuna delle due riesce ad imporre il proprio gioco o, quantomeno una parvenza di superiorità territoriale. Così, il primo tempo scivola via senza emozioni, a tratti apparendo piuttosto sonnacchioso. Ma a chi sta bene questo ritmo blando, questa mancanza di affondi decisi: alla Salernitana che dovrebbe prendere l’autobus per ricongiungersi al gruppo della bassa classifica, o alla Roma che invece, ad obiettivo quarto posto dichiarato dal mister, dovrebbe cercare di chiudere la partita al più presto possibile? Si può solo ipotizzare che, naturalmente per motivazioni opposte, l’atteggiamento scelto dalle due sia dettato magari dal rispetto reciproco: da una parte, la Roma ha bisogno dei tre punti per reinserirsi nel gruppo delle candidate all’Europa, dall’altro, invece, la Salernitana non vuole compromettere ulteriormente la sua già piuttosto precaria posizione in classifica. Sicché, ne esce fuori un primo tempo privo di emozioni, di lampi, di sussulti che facciano balzare in piedi gli spettatori. 

Nella Salernitana, Candreva è senz’altro il più attivo: un vero condottiero che guida la squadra suggerendo, impostando, concludendo: un paio di suoi tiri e cross rimangono senza esito, anche perché all’appuntamento con il pallone non c‘è mai nessuno dei suoi compagni.

Da parte sua, la Roma non è che faccia tanto di più dell’avversaria: per i già citati opposti motivi, le due squadre hanno scelto atteggiamenti prudenti, pur andando entrambe a caccia del pertugio insperato, della giocata ingenua di questo o quell’avversario, e pronte a sfruttare l’occasione che potrebbe crearsi con un clamoroso liscio avversario, o con un lancione lungo che, finalmente!, riesca a mandare il pallone sui piedi di un compagno. Ma nessuna di queste circostanze si verifica e le squadre vanno al riposo sullo 0-0.

Nella ripresa, sembra che il copione rimanga quello del primo tempo, invece, al 51’, la Roma va in vantaggio grazie ad un indiscutibile calcio di rigore trasformato da Dybala, assegnato per un evidente fallo di mano in area di Maggiore. La reazione della Salernitana, se c’è, non si vede. Di fatto, dopo il goal, la Roma appare molto più dinamica di quanto non lo fosse stata in precedenza: di minuto in minuto, la squadra romanista consolida il suo dominio territoriale e al 59’ raddoppia con Pellegrini che finalizza al meglio un cross di Karsdorp dalla destra, mettendola dentro facile facile. Per i giallorossi sembra fatta, invece la Salernitana trova l’impennata d’orgoglio con Kastanos che al 69’ gira in rete, di testa, un preciso cross di Tchaouna.

Di lì al triplice fischio, i due mister procedono ai cambi, ma in campo succede…nulla. La Roma, dunque, con questa vittoria riaggancia la parte alta della classifica, tuttavia è piuttosto evidente che mr. De Rossi non ha ancora trovato la quadratura del cerchio, pur essendo sulla buona strada. Da parte sua, con i pochi punti racimolati fino a questo punto del campionato, per la simpatica squadra campana, e per il mr. Filippo Inzaghi, si prospettano giornate di duro lavoro. Ma le partite da giocare sono ancora tante, così come i punti a disposizione. Audentes fortuna iuvat, lo abbiamo già detto prima. 

                                                                                                                             

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