Roma, "Notte della solidarietà" oltre 200 volontari per il censimento dei senza fissa dimora
Obiettivo del progetto è riuscire a rispondere in modo puntuale ed efficiente ai bisogni delle persone più fragili con un censimento che, con un questionario, riesca a condurre un’indagine qualitativa raccogliendo informazioni socio sanitarie e personali, sulle persone che vivono per strada.


Notte solidarietà
(AGR) Con la ‘Notte della solidarietà’ è iniziato il censimento della popolazione senza dimora del territorio comunale di Roma, voluto dall’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica.
Obiettivo del progetto è riuscire a rispondere in modo puntuale e più efficiente ai bisogni delle persone più fragili ed emarginate con un censimento che, con l’ausilio di un questionario, riesca a condurre un’indagine qualitativa raccogliendo informazioni socio sanitarie ma anche personali, sulle persone che vivono per strada.
Per realizzare con efficacia e precisione tale indagine, l'Amministrazione ha coinvolto in questa prima fase le forze sociali e i cittadini che, in modo volontario, già aiutano i senza tetto ed un nutrito gruppo di studenti universitari dell’Università di Tor Vergata.
Circa 200 volontari, che hanno seguito due incontri di formazione, hanno effettuato le interviste ai senza dimora presenti nel rione Esquilino e nell’area intorno a Piazza dei 500.
L’Ufficio Cartografico di Roma Capitale ha suddiviso la zona in 24 “Aree d’indagine” e i volontari, divisi in equipe composte da 5 persone, hanno percorso a piedi tutta l’area a loro assegnata e compilato i questionari laddove hanno incontrato un senza tetto. Al rientro, previsto per le 23 presso la Casa dell'Architettura, è stato raccolto tutto il materiale per essere poi elaborato.
“Per la prima volta a Roma - spiega l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari - seguendo l’esempio di altre capitali europee come Parigi o Berlino, abbiamo voluto avviare un censimento della popolazione senza dimora per riuscire ad intercettare i bisogni delle persone più fragili. Questa tappa rappresenta il primo banco di prova di un’iniziativa che, oltre a sperimentare una metodologia scientifica, valorizza il coinvolgimento di tante cittadine e cittadini romani che volontariamente si sono resi disponibili”.
“Lo studio - sottolinea la Direttrice Istat per le Statistiche Sociali e il Welfare Cristina Freguja - prevede dapprima il conteggio della popolazione oggetto d’indagine e in seguito lo studio della condizione delle persone senza tetto tramite un’indagine conoscitiva (campionaria) presso i servizi per i senza dimora (ICSS). L’indagine estesa all’intero territorio comunale dovrebbe essere condotta entro la fine dell’anno in corso”.