Il Tevere conquista i cuori, navigare la foce è un'esperienza che accomuna, nel nome dell'arte e dell'ambiente
Ieri la terza domenica dell'iniziativa del comune di Roma e della Pro Loco Ostia Mare di Roma denominata:“Cultura e Arte sul Fiume e sul Mare”, una lezione di storia ed ambiente che si unisce con l’arte. Cresce il numero di quanti preferiscono lasciare l'auto per raggiungere a piedi l'imbarco


Il tramonto sul fiume a conclusione della gita in battello ph credit Giancarlo De Canonico
(AGR) Il mare, le pinete ed ora anche il fiume, il litorale romano diviene meta di gite fuoriporta sempre diverse ed onnicomprensive, l’ultima proposta arriva dal comune di Roma e dalla Pro loco Ostia Mare di Roma con “Cultura e Arte sul Fiume e sul Mare” che, alla visita al “Parco d’affaccio sul Tevere” di Ostia Antica unisce una piacevole gita di barca alla foce del Tevere costeggiando l’isola Boacciana.
A bordo, il comandante dell’”Imperatrice” Ubaldo Ranucci, racconta il fiume, un ambiente unico e poco conosciuto, come i suoi abitanti, che solo navigando è possibile osservare e fotografare, ma c’è anche una storia vissuta lunga duemila anni da raccontare, con le tante riminiscenze presenti lungo il percorso. Una lezione di storia ed ambiente che si unisce con l’arte, un’occasione per incontrare gli artisti che tutte le settimane, come da programma, espongono per celebrare ed esaltare questo connubio tra arte e natura.
Oggi, esponendo le mie pitture sulla seta ho portato non solo le mie opere, ma ogni incontro, ogni sorriso e ogni storia che l’arte mi ha donato”.
Magda Bava è stata la prima artista ad esporre nel viaggio inaugurale dell'iniziativa, pittrice e decoratrice, racconta: “Ho voluto rappresentare il mare, un omaggio doveroso, al quale ho unito delle decorazioni romane che avevo studiato all’Aventino, riproponendole sui pannelli. L’idea era quella di “omaggiare” l’ambiente unico del fiume e del mare i due protagonisti assoluti dell’iniziativa. Il progetto, infatti, era quello di offrire esperienze artistiche a contatto diretto con la natura ed il paesaggio, integrando con l’arte e la fotografia, la narrazione dei luoghi. Solo in questo modo la proposta culturale diviene un viaggio di conoscenza e di scoperta della foce del Tevere”.
Nella seconda uscita è stato Giancarlo De Canonico che ha presentato le sue fotografie del litorale romano. L’incredibile artigiano dei Presepi di Ostia ha dimostrato di saperci fare anche con la macchina fotografica, da cui non si separa mai: “La fotografia fa parte della mia vita. Per raccontare la natura del litorale romano ho scelto 25 scatti tutti dedicati alla Macchia mediterranea ed al suo straordinario sottobosco. Ho fotografato fioriture stagionali che sembravano orchidee. Dal pubblico ho ricevuto molti consensi, in particolare si sono avvicinati due carabinieri forestali in “incognito” che mi hanno chiesto dove avessi fatto quegli scatti, complimentandosi per le inquadrature scelte. Foto di una natura unica alla quale, quasi mai, prestiamo la giusta attenzione”.
L’escursione in battello, che prevede la circumnavigazione dell’isola Boacciana, il raggiungimento dell’Idroscalo sino all’uscita in mare ed il ritorno fino all’approdo fluviale di Ostia Antica in via Gherardo (circa 1 h e 30 minuti di navigazione), resta il clou dell’iniziativa: “L’idea è stata quella di portare i romani ed i turisti sul fiume – spiega Andrea Gasparini, Tutors della riserva - a conoscere i segreti e le bellezze naturali di questo luogo unico, grazie ad un “racconto” visivo e facilmente accessibile. In tanti preferiscono abbandonare l’auto all’ingresso di via Capo due rami e proseguire a piedi sino a via Gherardo. Nel percorso accompagniamo il gruppo tra i vari habitat per sensibilizzare i partecipanti alle tematiche ambientali. L’altro successo,infatti di quest’iniziativa è il numero di persone che lasciano l’auto per arrivare all’imbarco a piedi”.