Congresso dei Commercialisti a Genova: De Nuccio “Abbiamo ritrovato l’orgoglio di appartenere”. Miglio: “Molti temi sono il cuore della nostra visione per Roma”
Dal congresso di Genova un messaggio forte: orgoglio, centralità della categoria e una direzione chiara che parla anche di Roma

Elbano de Nuccio, Claudio Miglio, Giovanna Greco, Riccardo Losi, Grazia Cira Carrieri, Carmen Silvestri
(AGR) A Genova il Congresso nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, l’intervento del Presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio, ha tracciato un bilancio del triennio appena trascorso e delineato le priorità per il futuro della professione.
Un discorso di forte identità e di prospettiva, centrato su un concetto che ha attraversato tutta la sua consiliatura: l’orgoglio di appartenere.
De Nuccio: “Abbiamo ricostruito fiducia, dignità e centralità”
Nel suo intervento, il Presidente ha sottolineato come il lavoro svolto in questi anni sia stato il frutto di una visione condivisa e di un impegno corale che ha coinvolto il Consiglio, le Commissioni, le Fondazioni e gli Ordini territoriali.
“Abbiamo superato la sfiducia e riconquistato centralità. I commercialisti italiani non sono più solo tecnici dei numeri, ma la spina dorsale del sistema produttivo, la bussola etica di chi lavora, investe, rischia.”
Risultati concreti e nuove prospettive
Tra i principali traguardi ricordati da de Nuccio figurano la perimetrazione delle responsabilità del collegio sindacale, le prime esclusive in materia di Tax Control Framework, la rendicontazione di sostenibilità, le indennità dei balneari e l’approvazione del disegno di legge di riforma dell’ordinamento professionale da parte del Consiglio dei Ministri.
“Quando un percorso funziona – ha detto – non si interrompe, si consolida. I primi tre anni sono serviti a ricostruire; i prossimi dovranno dare stabilità e prospettiva.”
Le linee guida per il futuro
Il Presidente ha poi indicato le priorità per il prossimo mandato: completare la riforma dell’Ordinamento, rendere la professione più attrattiva per i giovani, riconoscere giuridicamente le specializzazioni, e razionalizzare la formazione professionale rendendola più utile, accessibile e connessa al mercato.
Grande attenzione anche ai piccoli Ordini territoriali, con l’obiettivo di rafforzarne il ruolo e fornire servizi centralizzati di supporto attraverso la digitalizzazione e la Commissione dedicata già istituita.
De Nuccio ha ribadito l’impegno nella lotta all’abusivismo, nella difesa dei colleghi che operano in materia di lavoroe nella richiesta che la gestione del Registro dei Revisori Legali torni ai commercialisti.
Claudio Miglio: “Un’agenda che parla anche a Roma. Orgoglio, competenza e visione condivisa: la nostra stessa rotta”
Il candidato alla presidenza dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, Claudio Miglio, presente ai lavori congressuali, ha commentato con favore le parole di de Nuccio, sottolineando la forte sintonia tra l’indirizzo nazionale e il programma della lista “Insieme per Roma”:
“Molti dei temi affrontati oggi dal presidente de Nuccio – dal riconoscimento delle specializzazioni al rilancio dei giovani, dalla formazione più vicina al mercato alla valorizzazione degli Ordini territoriali – sono gli stessi che abbiamo posto al centro della nostra proposta per Roma.
La nostra lista nasce proprio da quella stessa visione: una professione orgogliosa, moderna, competente e unita, capace di contare di più nella società e nelle istituzioni.”
Miglio ha poi aggiunto:
“Condividiamo la convinzione che il futuro della professione passi attraverso il merito, la digitalizzazione, la valorizzazione dei giovani e il rafforzamento del legame tra il nostro Ordine e il territorio. È il tempo dell’unità e della partecipazione, perché solo insieme possiamo consolidare ciò che è stato costruito a livello nazionale e renderlo concreto nella realtà romana.” Siamo ancora però la categoria dei commercialisti della contabilità, delle dichiarazioni fiscali e del commercialista giuslavorista.
Una linea di continuità tra Roma e il Consiglio nazionale
L’intervento di de Nuccio e il commento di Miglio delineano una chiara linea di continuità tra la governance nazionale e quella che si prepara a rinnovarsi a livello territoriale.
Un progetto comune, fondato su orgoglio, competenza e responsabilità, che guarda alla professione non solo come presidio tecnico, ma come pilastro etico e culturale del sistema economico italiano.
















