Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

I Carabinieri TPC recuperano una pregiata miniatura del '400, rubata negli anni '80, oggi la restituzione all'Aracoeli

Riconsegnato a S. EM. Cardinale Vicario, Mons. Baldassare Reina, una pregiatissima miniatura quattrocentesca asportata negli anni ’80 da quel Convento Francescano, in origine chiamato “Convento di Santa Maria in Capitolio”. Il ritrovamento attraverso il monitoraggio del mercato antiquario

printDi :: 29 ottobre 2025 13:51
Carabinieri TPC riconsegna miniatura le personalità intervenute

Carabinieri TPC riconsegna miniatura le personalità intervenute

(AGR) Il 29 ottobre 2025, ore 10:30, a Roma nel corso di una cerimonia allestita nella suggestiva sede della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, il Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Antonio Petti, ha consegnato a S. EM. Cardinale Vicario, Mons. Baldassare Reina, una pregiatissima miniatura quattrocentesca asportata negli anni ’80 da quel Convento Francescano, in origine chiamato “Convento di Santa Maria in Capitolio”. Presenti alla cerimonia il Dott. Giovanni Conzo, Procuratore Aggiunto di Roma e alte Autorità civili ed ecclesiastiche, a sottolineare il valore storico e spirituale del recupero.

La pagina miniata, rimpatriata in Italia nel mese di giugno scorso grazie all'incessante attività investigativa del Comando Carabinieri TPC, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, dopo decenni di assenza fa il suo solenne ritorno al luogo di provenienza quale inestimabile frammento della storia artistica e religiosa italiana.

 
L’opera artistica restituita costituisce un frammento di una pagina miniata attribuita a Fra Antonio da Monza - insigne maestro miniatore del tardo quattrocento attivo tra Milano e Roma sotto il pontificato di Alessandro VI Borgia e autore di opere oggi custodite all'Albertina di Vienna e al Kupferstichkabinet di Berlino, che per il suo stile ricevette influenze da parte di Bramante e Leonardo da Vinci oltre che dall'arte umbra del Pinturicchio - e raffigura la “Vergine col Bambino” (mm 256 x 256), un tempo parte integrante del foglio XCIIX (n. 98) del graduale R custodito nel Convento Francescano dell’Aracoeli a Roma. Il furto del bene librario, di notevole importanza storico-artistica e dal valore devozionale, fu denunciato alle Autorità di Polizia il 10 dicembre 1987, a seguito della scoperta di numerosi ammanchi di pagine miniate e corali avvenuti tra il 1981 e il 1986.

La miniatura in argomento fu ampiamente descritta, fotografata e studiata da Padre Bellarmino Bagati nella sua pubblicazione su “La Bibliofilia”, 1935 vol. 37 n. 4 (pp. 145-154) dal titolo “Nuove osservazioni su Fra Antonio da Monza”, studio che si è successivamente rivelato indispensabile per la puntuale individuazione dell’opera recuperata.

Le indagini condotte dai Carabinieri TPC e dirette dalla Procura di Roma, attraverso metodici controlli eseguiti dalla Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC, hanno permesso di individuare la miniatura nel mercato antiquario internazionale. Nello specifico, l’opera - stimata per un valore di circa 250.000,00 (duecentocinquantamila) euro - era stata posta in vendita sul sito di un’asta londinese benché la pagina miniata fosse custodita materialmente nella sede svizzera della casa d’aste.

Grazie alla proficua collaborazione con la citata casa d’aste, che ha spontaneamente acconsentito alla riconsegna del preziosissimo manufatto, il bene è stato rimpatriato da Zurigo a cura dei militari dell’Ufficio di Cooperazione Internazionale del Comando TPC, con la collaborazione del Consolato d’Italia a Zurigo (Svizzera).

La riconsegna solenne alla Basilica di Santa Maria in Aracoeli non è solo un atto di giustizia per la comunità e per la storia dell'arte, ma rappresenta un'ulteriore, fondamentale vittoria nella battaglia globale contro il traffico illecito di beni culturali e per la custodia dell'identità nazionale. L'opera tornerà finalmente nel suo contesto originario, accolta nello storico complesso monastico dei Francescani, arricchendo nuovamente il patrimonio culturale italiano.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE