Roma, la nuova mobilità

Non un sogno ma una sfida realizzabile e i primi a crederci sono proprio i cittadini e le associazioni che propongono 26 progetti di mobilità nuova e rigenerazione urbana per cambiare la Capitale, semplici, condivisi e partecipati. Il GRAB accessibile a tutti vuol dire Colosseo e Via dei Fori liberi dalle auto e Appia Antica pedonale, ciclopedonale degli Acquedotti a quella nei Parchi Regionali di RomaNatura, ciclabile da Casal Monastero al GRAB e progetto aereo+bici Ciampino-Roma che prevede il noleggio di biciclette dall’aeroporto a soli 400 metri dalla Regina Viarum.
E ancora dal cammino dall’Appia ai Castelli Romani al percorso di 13 chilometri nel cuore della Valle dell’Aniene tra paesaggi urbani e bucolici, per passare alle ciclopedonali di Montesacro, di Villa Pamphili-Ponte Sisto e di Castel Giubileo – Ponte Salario che attraversano il cuore di Roma.
“Il GRAB è un punto di partenza per la ciclabilità, il turismo sostenibile e la rigenerazione urbana di Roma e va realizzato subito- dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - attraverso i progetti di GRAB+ dimostriamo a Roma che un’altra capitale è possibile, libera dalla morsa delle auto e a misura di bambino. Tutti i progetti sono stati realizzati da cittadini ed associazioni e valore aggiunto dell'idea è proprio la cittadinanza viva e attiva, pronta a rimboccarsi le maniche per rigenerare strade e luoghi pubblici troppo spesso appannaggio unicamente di milioni di lamiere di automobili”
Sono 26 i progetti sognati da cittadini e associazioni e presentati questa mattina a Roma nella conferenza organizzata da oltre cinquanta associazioni, comitati e gruppi di cittadini, nello splendido scenario del Parco Regionale dell’Appia Antica. Oltre alla Roma magica e seducente del Colosseo o San Pietro, c’è quella delle borgate di Tor Marancia e Quadraro, all’insegna della street art, della periferia multiculturale di Torpignattara, dei parchi e della campagna romana che si intreccia con i palazzoni e le aree ad alta intensità abitativa.
“Il GRAB non è un anello chiuso: è un progetto aperto e partecipato e insieme un possibile punto di partenza del cambiamento positivo che deve assolutamente interessare tutta la città. – dichiara Alberto Fiorillo, coordinatore del progetto GRAB – Cittadini, comitati, associazioni si stanno muovendo in questa direzione, si dimostrano più che attivi, con azioni di volontariato, presentando progetti e idee, in alcuni casi compiendo anche studi di fattibilità sul territorio e le aree interessate. Un bel movimento dal basso che vuole contribuire in prima persona a migliorare rigenerare questa città unica, ma soffocata da incuria, inefficienza, traffico, smog, rifiuti”.