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Roma, era intervenuto per difendere una famiglia da due parcheggiatori abusivi e viene picchiato selvaggiamente, un arresto

L’analisi delle immagini di videosorveglianza della zona ha permesso di ricostruire con esattezza la dinamica dell’aggressione: dall’immobilizzazione dell’uomo, ai ripetuti colpi alla testa con una borraccia metallica, alla fuga. L'uomo un 55enne è stato rintracciato e fermato dalla Polizia

printDi :: 02 luglio 2025 19:20
Polizia Esquilino

Polizia Esquilino

(AGR) È intervenuto in aiuto di una famiglia che si era rifiutata di assecondare le richieste di denaro di due parcheggiatori abusivi, ma la sua presenza “di troppo” è stata respinta con un’aggressione violenta. L’autore del brutale episodio è stato fermato dalla Polizia di Stato.È accaduto di pomeriggio, in pieno centro, davanti agli occhi dei passanti.Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato Esquilino, che hanno raccolto la segnalazione da un turista che aveva fatto capolino al corpo di guardia per raccontare ciò cui aveva da poco assistito.Quando i poliziotti hanno raggiunto il luogo dove si sarebbe verificato l’episodio, si sono trovati di fronte un uomo ferito gravemente alla testa che veniva soccorso dal personale sanitario. La vittima, sebbene in stato confusionale, prima di essere trasportata dall’autoambulanza, è riuscita brevemente a raccontare agli agenti ciò che le era accaduto.

Le indagini immediatamente avviate dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato hanno restituito in pochi giorni il volto ed il nome dell’autore del brutale pestaggio.

 
L’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza della zona ha permesso, infatti, di ricostruire con esattezza la dinamica dell’aggressione: dall’immobilizzazione dell’uomo, ai ripetuti colpi alla testa con una borraccia metallica ceduta a mo’ di testimone dal complice “in affari”, alla fuga. La vittima, abbandonata priva di sensi sul selciato, ha riportato ferite che hanno richiesto il ricovero d’urgenza e il monitoraggio neurochirurgico.

Riconosciuto grazie ai riscontri incrociati tra le immagini acquisite dalle videocamere e le foto tracciate nelle banche dati in uso alle forze di polizia, il presunto responsabile – un cinquantacinquenne di origini marocchine – dopo giorni di serrate ricerche, è stato rintracciato dagli agenti in Via Manin.

Alla luce della gravità di quanto accaduto, per lui è scattato immediatamente il fermo di indiziato di delitto. A seguito della convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato associato al carcere di Regina Coeli, dove resterà ristretto perché gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad un definivo accertamento con sentenza irrevocabile di condanna.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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