Roma, scuola d'infanzia, stabiliti i nuovi criteri d'accesso, più scelta alle famiglie
Pratelli, ass. scuola: la delibera approvata fotografa, sia nei criteri che nei punteggi, la profonda trasformazione che ha riguardato il mondo del lavoro e la società. Abbiamo ritenuto importante ampliare le scelte per le famiglie e semplificare le procedure per promuovere e facilitare l’iscrizione


(AGR) "È stata approvata la delibera che stabilisce i nuovi criteri e relativi punteggi per l’accesso alla scuola dell’infanzia capitolina: molte le novità volte ad ampliare la possibilità di scelta delle famiglie, incrementare la conciliazione tra studio, lavoro e vita familiare, sostenere l’occupazione delle donne". Lo dichiara in una nota l'assessora alla scuola, formazione e lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli, che prosegue: "Già per il prossimo anno educativo e scolastico le famiglie avranno infatti la possibilità di presentare la domanda presso il Municipio che più risponde alle proprie esigenze e di indicare fino a tre scuole presso cui desiderano iscrivere il bambino o la bambina (fino allo scorso anno era possibile una sola scelta).
Oltre ai residenti, la possibilità di fare domanda viene inoltre estesa anche a chi è domiciliato all’interno del territorio di Roma Capitale e ai soggetti meritevoli di tutela e privi di codice fiscale così come individuati nella Direttiva n.1/2022 del sindaco Gualtieri: perchè la scuola è un diritto fondamentale e un insostituibile veicolo di inclusione".
"La delibera approvata - spiega Pratelli - predispone altresì l’ampliamento della categoria di utenti con priorità di accesso alle scuole comunali, con il riconoscimento di un punteggio dedicato anche nei casi di condizione di detenzione di uno o di entrambi i genitori, altre situazioni familiari individuate dai comuni, dai consultori, dalle case-famiglia, dalle case rifugio o dai centri antiviolenza e per gli orfani di femminicidio".
"Si cambia marcia: la delibera approvata fotografa, sia nei criteri che nei punteggi, la profonda trasformazione che negli anni ha riguardato il mondo del lavoro e la società tutta. Abbiamo ritenuto importante ampliare le scelte per le famiglie e semplificare le procedure per promuovere e facilitare l’iscrizione nelle scuole dell’infanzia comunali.
E poi abbiamo ritenuto necessario prendere parte nel cammino di emancipazione delle donne sostenendo chi è in cerca di occupazione. Perpetrare le modalità consolidate che penalizzavano le famiglie con un genitore inoccupato/a o disoccupato/a, infatti, rischiava di condannare i non occupati, quasi sempre le donne, al lavoro di cura. Oggi con la definizione di nuovi criteri guardiamo il presente e indichiamo il futuro", ha poi concluso.
foto archivio AGR ( da pixabay)